produzione ACS con PIT

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sergio&teresa
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda sergio&teresa » lun mag 11, 2020 9:25 pm

Non so se ho inteso bene, potrebbe essere meglio se mettessi uno schema di come e dove sono disposte in questo momento le valvole di zona perchè non ho ben capito come mai oggi senza PIT ti arriva la linea riscaldamento nel locale tecnico.

I 12 metri di acqua fredda che entrano nel PIT mi pare però li avresti in ogni caso, anche mettendo una linea dedicata: anzi, sarebbe pure più fredda probabilmente rispetto ad usare la mandata del riscaldamento, perchè la linea dedicata acs non sarebbe mai riscaldata se non quando si passa a produrre acs. Almeno quella del riscaldamento sarebbe sempre parzialmente riscaldata.... certo ti deve funzionare bene il meccanismo della chiusura delle zone.
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mania2
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda mania2 » mar mag 12, 2020 6:38 am

grazie per la risposta.
allego tre schemi semplificati del mio impianto, quello attuale, e le due soluzioni ipotizzate.
La prima Sol. prevede di creare una classica derivazione con valvola a 3 vie posizionata vicino alla PDC e una nuova mandata dedicata solo al PIT .
Nella seconda Sol. invece la derivazione per il PIT è collocata vicino al PIT e in questo caso basterebbe una semplice elettro valvola e la mandata al PIT sarebbe lunga pochi m.
Negli schemi è riportata anche la caldaia a metano ma attualmente, durante il funzionamento della PDC, viene esclusa con le due valvole manuali collocate a monte della caldaia (ho aperto un'altra discussione per capire come sfruttare/migliorare questo sistema ibrido).
Le 3 derivazioni per le 3 zone/piani della casa sono gestite da 3 elettrovalvole collegate a 3 cronotermostati di piano ma nel funzionamento con PDC in climatica le tengo sempre aperte impostando una T° molto alta nei cronotermostati che in pratica non servono a niente.
Nella Sol. 2 si potrebbero sfruttare queste 3 elettrovalvole mandando un impulso di chiusura quando si va in produzione ACS per non disperdere la mandata calda per ACS anche verso le 3 zone. Ma in raffrescamento funzionerebbe male.
Come giustamente hai osservato ogni soluzione ha aspetti positivi e negativi.
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sergio&teresa
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda sergio&teresa » mar mag 12, 2020 8:57 pm

Io tenderei a fare la soluzione 2, vediamo se anche Fabrizio concorda...
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mania2
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda mania2 » gio mag 14, 2020 2:42 pm

nell'attesa dell'opinione di Fabrizio sui possibili schemi di collegamento del PIT, con la recente riapertura ho contattato un rivenditore Daikin a Roma per avere una prima idea del prodotto.
Il primo approccio con il commerciale è stato un po' deludente in quanto pur avendo chiesto una valutazione tecnico-economica dopo una settimana mi è arrivata solo quella economica.
Alle mia richiesta di un dettaglio sulle potenzialità del Hybrid mi hanno messo in contatto con un tecnico della Daikin (non venditore) che, seppur telefonicamente, ha fatto girare un programma di simulazione che hanno "SIM BOXX" con dei valori suggeriti da me.
T° PIT 50° al top, T° acqua ingresso 12°, portata in uscita 10 l/min, V=500, PDC sempre spenta.
Il programma non riesce a tenere conto della eventuale miscelazione a valle dell'uscita perciò nei primi minuti esce acqua a T° superiore al richiesto partendo dal valore max al top pari a 50°
Ho chiesto di verificare i tempi per i quali si raggiungono in uscita due valori limite di interesse di 44° e 40°.
Il primo valore di interesse era il limite di 44°; ebbene per i primi 18 min la T° in uscita è maggiore o uguale di 44°, al termine dei quali la T° nel PIT è scesa a circa 47.5°al top e nel fondo a circa 21°.
L'altro limite era 40°, e per 24 min si ottiene in uscita una T° superiore o uguale; al termine dei 24 min nel PIT T°= 45°al top e nel fondo T= 17° circa
Come già osservato, predisponendo una miscelazione in uscita, per esempio impostata a 44° è ovvio che i 18 min si allungano.
Il tecnico mi ha informato che il PIT da 500 l ha una serpentina da 1", lunga 44 m di circa 6 mq di superficie. Nell'insieme si è mostrato molto disponibile e mi ha pure inviato i grafici della simulazione.
Forse mi sarei aspettato qualcosa di più come capacità di fornitura dei acqua calda ma non si può andare contro le leggi della termodinamica.
Indubbiamente il limite di 44° che ho richiesto è risultato molto stressante per il PIT.

PS. spero di non aver fatto confusione con i numeri :wink:

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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda sergio&teresa » gio mag 14, 2020 10:05 pm

SInceramente non ho capito l'utilità della prova...
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda mania2 » ven mag 15, 2020 3:24 pm

l'obiettivo era di sapere di quanta acqua si riesce a disporre per fare la doccia. ne è venuto fuori che si hanno "almeno" 180 l a T° maggiore/uguale di 44° che poi è la temperatura di una doccia bella calda. Diventano almeno 240 l se ci si accontenta di un limite inferiore di 40°.
Prima di spendere i 3000 € che chiedono (ma mi pare un po' troppo come cifra) vorrei sapere di quanta acqua calda potrò disporre.
Ho letto nei vari forum discussioni infinite sull'argomento (alcune quasi finite in rissa) ma i dati non sono mai ben definiti.

PS ho specificato "almeno" perché non si è tenuto conto di un contributo della PDC e della miscelazione.

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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda GuglielmoElT » ven mag 15, 2020 5:26 pm

Prima di spendere i 3000 € che chiedono (ma mi pare un po' troppo come cifra)

Il primo venditore che ho trovato Googlando, vende l'HYBRIDCUBE HYC 544/32/0 DB a 1.690 € ivato
Casa in zona E, GG 2364, Irradianza 253, -21° Est.
Impianto FV 3,9 Kw, 17 pannelli LDK, inverter Power-One Aurora
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Re: produzione ACS con PIT

Messaggioda mania2 » ven mag 15, 2020 9:59 pm

si l'ho trovato anch'io con 15 € di trasporto, ma il preventivo da 3000 è di un rivenditore ufficiale e comprende anche il montaggio. Comunque lo ritengo eccessivo perché sarebbero circa 1300 di montaggio. Se fosse una PDC lo capirei ma qui si tratta di collegare 2 tubi e qualche filo.


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