Impianto con PDC per palestra

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fscialla
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Impianto con PDC per palestra

Messaggioda fscialla » dom feb 13, 2022 5:43 pm

Salve a tutti e grazie per avermi accettato in questo forum. Mi presento brevemente: mi chiamo Francesco e lavoro da qualche anno nel settore dell'automazione industriale. Mi occupo di sistemi informatici e PLC. Da qualche mese però ho deciso di fare un grande passo e cioè aprire una società sportiva (essendo anche molto addentro nel settore sportivo). Perciò ho acquistato un immobile ed entro fine anno spero di riuscire ad aprire una società sportiva.

Ora vorrei chiedere qualche consiglio riguardo l'impianto di riscaldamento e raffrescamento, oltre che ACS. L'immobile è così composto:
- un capannone di circa 600mt2 (altezza media 6mt) nel quale verrà installata l'attrezzatura per fare allenamento (parliamo di ginnastica artistica);
- una zona di circa 80mt2 destinati a segreteria, bagni e spogliatoi
- un'altra sala di 100mt2 che sarà adibita ad uso fitness
Il capannone di 600mt2 attualmente ha una copertura di lamiera e pareti in semplici blocchetti di cemento. Non escludo la possibilità di poter intervenire per migliorare la coibentazione del capannone, ma almeno per i primi due anni non credo di riuscire economicamente a fare questo investimento. La zona destinata a bagni e spogliatoi (80mt2) probabilmente dovrò abbatterla e ricostruirla, si tratta di muratura con altezza 3mt circa. La zona fitness insiste al piano terra di un condominio e ha altezza di circa 5mt. Confina con altri locali e quindi dovrebbe essere più "protetta" termicamente (parliamo di soli 100mt)

Ciò premesso, sto valutando di investire in un impianto PDC con eventuale geotermico a circuito chiuso (avrei la possibilità di realizzare il pozzo o i pozzi con una spesa relativamente ridotta, se ovviamente fatte le valutazioni, ha senso farlo) sia per raffrescamento che riscaldamento che ACS, ma sul dimensionamento sono ancora un po' incerto.
Ci sarà una seconda parte dell'investimento, dopo almeno 2 anni di attività, che potrebbe potrebbe riguardare il rifacimento della copertura del capannone con impianto fotovoltaico e coibentazione delle mura. Purtroppo attualmente devo già fare bene i conti per riuscire a sostenere l'eventuale spesa dell'impianto con PDC, quindi dovrò rimandare il miglioramento della classe energetica del capannone appena potrò permettermelo, anche a costo di consumare più in energia nel frattempo. È proprio per questo motivo che chiedo il vostro consiglio per evitare di buttare soldi inutilmente, fare errori riguardo la scelta della tipologia e dimensionamento della PDC e partire con il piede giusto in ottica di completare l'investimento appena potrò. Ovviamente potrò coinvolgerò anche un termotecnico quando sarà il momento di procedere, ma vorrei iniziare ad avere le idee già un po' più chiare. Ecco i dati da cui poter partire:

- Zona climatica C con 940 gradi giorno (circa 3 km dal centro di Caserta)
- Difficilmente la temperatura esterna scende sotto i 5 gradi di inverno e facilmente raggiunge i 35 nei mesi più caldi dell'estate.
- Il numero di bagni e docce installati complessivo non sarà maggiore di 8/10, considerando che per il tipo di attività che faccio (attività di gruppo con bambini, che di solito non fanno la doccia in palestra) mi aspetto di non dover sopperire a più di 40 docce al giorno, spalmate lungo tutto il giorno.
- Necessità di riscaldamento e raffrescamento dei locali (quindi PDC sia d'inverno che d'estate) e ACS tutto l'anno. Impianti da rifare completamente (quindi nessun problema di dimensione tubi o elementi radianti già esistenti)
- Nessun problema riguardo l'impianto elettrico, essendo da rifare completamente ed avendo colleghi di lavoro progettisti ed elettricisti, non vedo particolari criticità anche se dovessi predisporre un impianto che superi anche 15kw di potenza ed eventualmente già predisposto per il fotovoltaico. Ovviamente in trifase.
- Volontà di raccogliere gli impianti in un locale tecnico seminterrato (se economicamente riesco a realizzarlo, evito di perdere cubatura per bagni e spogliatoi che è già poca) ma praticamente adiacente al capannone e sottostante a bagni e spogliatoi.
- Durante il pomeriggio, contemporaneità di circa 60/80 persone che si dedicano ad attività nel capannone di 600mt2 (altezza media 6mt). Contemporaneità massima durante il giorno della parte dedicata al fitness di 100mt2 circa 15/20 persone.
- Durezza dell'acqua misurata circa 34 gradi francesi (acquedotto e acqua di falda prelevata da un pozzo all'incirca si equivalgono) per dimensionamento eventuale addolcitore, temperatura dell'acqua di falda misurata dal pozzo è 15° (per eventuale geotermia qui abbiamo la falda già a 35/40mt), temperatura preferita alle docce direi 40°. Calcolo circa 80-100lt di acqua a doccia.
- Il capannone di allenamento di 600mt2 verrà utilizzato solo sporadicamente di mattina, le attività si svolgeranno tutti i pomeriggi tranne
la domenica

- La nostra attività sportiva prevede delle pause frequenti, quindi diciamo che sarei orientato su una temperatura media interna di 20/22°. Appena avrò le chiavi andrò ad installare un datalogger di temperatura nel capannone per profilare le temperature durante la notte e il giorno (per le chiavi ci vogliono ancora un paio di mesi almeno). Ho profilato il mese di gennaio all'esterno della struttura, se può interessare posto i valori.

Avrò la possibilità, se necessario, di implementare all'impianto PDC ed eventualmente geotermico un PLC per aggiungere logica a gestione di eventuali accessori (tipo una pompa di ricircolo acs a rubinetti chiusi per evitare attese e sprechi di acqua per farla uscire a temperatura) o valvole (per la gestione delle zone se non utilizzate, dei giorni o orari di apertura "parziali" delle attività) che possano completare l'impianto.
La cosa a cui voglio stare attento è la produzione di ACS tutto l'anno, anche quando la PDC è impegnata nel raffrescamento (ne servirà davvero poca, ma non posso restare senza). Se non necessario, mi piacerebbe non allacciare affatto il metano (ma comunque la possibilità di fornitura di metano c'è).
Scusate la il post chilometrico ma volevo fornirvi quante più indicazioni possibili. Alla luce di tutto ciò, che tipo di impianto mi consigliereste? Con che dimensionamento?

Grazie mille a tutti e buona domenica,
f.s.

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Re: Impianto con PDC per palestra

Messaggioda STAFF » mar feb 15, 2022 5:23 pm

fscialla ha scritto:...

Grazie mille a tutti e buona domenica,
f.s.


Io frequento assiduamente una palestra.. tante volte ho immaginato cosa farei io per adeguarla termicamente.
Le soluzioni in questo contesto sono davvero tante ma è anche facile partire male e fare lavori inutili o addirittura dannosi alla causa del risparmio economico ed energetico.

Per esempio dimensionare una PDC rimandando l'isolamento è un'operazione critica...
Ha menzionato il riscaldamento/raffrescamento a pavimento.. il primo diventa addirittura fondamentale viste le altezze dei locali.

Io come prima cosa farei l'impianto a pavimento... lo alimenterei provisoriamente con una caldaia a metano e lascerei l'installazione della PDC dopo la riqualificazione energetica dell'edificio.

L'impianto a pavimento in un contesto di struttura poco isolata, aiuta molto a ridurre i consumi e puo quindi anche aiutare a non rendere troppo dispendioso l'esercizo del riscaldamento prima che i locali vengano isolati.

Eviterei assolutamente le PDC geotermiche e/o ad acqua di falda e/o a circuito chiuso... soprattutto in zona C consigliare queste tecnologie significa non avere NESSUN tipo di esperienza circa le PDC areoterme, che sono ormai da almeno 10 anni più convenienti anche in zona E ( figuriamoci a Caserta... ).

Si anche all'eventuale solare termico.. in contesti con alto consumo di ACS possono essere ancora profittevoli ( ma solo con dimensionamenti minimi quindi in preriscaldo ) e solo impianti drain back.

In una palestra valuterei anche la possibilità di usare scambiatori di calore che riutilizzino le acqua di scarico delle docce per preriscaldare la ACS.. esistono.


Riassumento partirei facendo il pavimento radiante.

Metterei un numero adeguato di accumuli tipo Sanicube di Daikin, da 300 Lt in parallelo che garantiscono sia l'accumulo che la fornitura della ACS con alto grado alto e sicuro di qualità dell'acqua ; ogni accumulo serve almeno 2 docce in contemporanea.. questa soluzione è di gran lunga migliore rispetto a quella di usare un grosso ed unico accumulo in acciaio ( probelmi di corrosione galvanica, sanificazione da effettuarsi obbligatoriamente, grandi dispersioni ecc. ecc. )

Questi accumuli possono essere gia dotati di PDC areoterma integrata ( Compact di Daikin ECH2O ) di solare termico o entrambi.
Potrebbero essere usati inizialmente solo per acs e poi utilizzati anche per riscaldare gli ambienti dopo la riqualificazione energetica dell'edificio ( cosi si riutilizza intelligentemente l'investimento ).

..in buona sostanza serve fare le cose mirando al risultato e in modo intelligente..,. purtroppo un semplice termotecnico non garantisce questo grado di consapevolezza circa la questione consumi, costi e pratiche impiantistiche su queste nuove tecnologie... molto meglioo cercare di informarsi autonomamente.

F.

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Re: Impianto con PDC per palestra

Messaggioda fscialla » mer feb 16, 2022 2:36 pm

Anzitutto grazie mille per la risposta, nonostante il mio post chilometrico.

Ha menzionato il riscaldamento/raffrescamento a pavimento.. il primo diventa addirittura fondamentale viste le altezze dei locali

Purtroppo almeno nella parte di 600mt2 non posso fare riscaldamento a pavimento perché ho esigenza di fissare gli attrezzi al suolo tramite dei perni lunghi circa 30cm. In futuro potrei anche avere l'esigenza di sposare gli attrezzi, quindi è da escludere uno studio per capire dove verranno infissi i perni degli attrezzi. Poi il pavimento verrà quasi completamente coperto da tappetoni di gommapiuma (per gli atterraggi), tappetini di neoprene (in posa fissa, il classico "tatami") e superfici elastiche per saltare... quindi non so se ha molto senso il riscaldamento a pavimento. Potrebbe andare giusto per bagni e spogliatoi (circa 80mt2, dove probabilmente potrò fare il 110%) a patto che riesca anche a raffrescare efficacemente.

Eviterei assolutamente le PDC geotermiche e/o ad acqua di falda e/o a circuito chiuso... soprattutto in zona C consigliare queste tecnologie significa non avere NESSUN tipo di esperienza circa le PDC areoterme, che sono ormai da almeno 10 anni più convenienti anche in zona E ( figuriamoci a Caserta... ). Si anche all'eventuale solare termico.. in contesti con alto consumo di ACS possono essere ancora profittevoli ( ma solo con dimensionamenti minimi quindi in preriscaldo ) e solo impianti drain back

Riguardo la geotermia mi piacerebbe discuterne un po' di più, sapendo che accetterò di buon grado i vostri consigli. Ci stavo pensando perché da profano mi sembrava più conveniente in termini energetici per la PDC scambiare con una zona più calda dell'esterno d'inverno e più fredda dell'esterno d'estate. È anche vero che d'inverno le temperature da noi sono abbastanza gestibili, ma d'estate cosa potrebbe succedere? Certo è da considerare che una volta isolato il capannone e installato fotovoltaico e/o solare termico l'irraggiamento diretto del sole si ridurrebbe di molto... e lateralmente il capannone è abbastanza protetto, essendo a ridosso di un condominio e altri fabbricati. Tutto cioè a prescindere, perché sconsigli così categoricamente il geotermico per la ns. zona climatica?
Riguardo il solare, per ora avevo considerato un possibile fotovoltaico. Ma in effetti il solare termico sarebbe molto interessante d'estate, quando la pdc è impegnata a raffrescare... confermate?

In una palestra valuterei anche la possibilità di usare scambiatori di calore che riutilizzino le acqua di scarico delle docce per preriscaldare la ACS.. esistono.

Grazie, li avevo già visti ma non mi ci ero soffermato molto perché in realtà le docce che potrebbero farsi gli utenti non sono molte e molto diluite durante la giornata. Però approfondirò la questione.

Metterei un numero adeguato di accumuli tipo Sanicube di Daikin, da 300 Lt in parallelo che garantiscono sia l'accumulo che la fornitura della ACS con alto grado alto e sicuro di qualità dell'acqua ; ogni accumulo serve almeno 2 docce in contemporanea.. questa soluzione è di gran lunga migliore rispetto a quella di usare un grosso ed unico accumulo in acciaio ( probelmi di corrosione galvanica, sanificazione da effettuarsi obbligatoriamente, grandi dispersioni ecc. ecc. )

A questa cosa ci stavo già pensando anche per una questione di scalabilità. Magari metterli comunque tutti nella stessa sala tecnica, visto che non ci saranno distanze molto grandi tra il locale tecnico e la zona bagni/docce. Quando avrò le idee più chiare a livello di progetto architettonico, vi aggiorno sulla questione. Intanto mi studio un po' le caratteristiche tecniche dell'accumulo che mi hai consigliato.


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