Solare Termico, Fotovoltaico e Risparmio Energetico

Buon giorno,
Abito sul Lago Maggiore in una casa che si sviluppa su due piani per circa 180mq costruita circa 30 anni fa, isolata con lana di vetro da 6 cm lungo le pareti perimetrali (in intercapedine) e sul tetto con uno strato di 12 cm. Vetri doppi e tripli.
Finora mi sono riscaldato principalmente con una stufa a legna ora però, vorrei fare un investimento importante combinando insieme: fotovoltaico (9 kwp), pompa di calore aria –acqua, solare termico; il tutto
associato ad un adeguato accumulo termico per riscaldare gli ambienti e produrre ACS.
Ho letto molti interventi critici (molto condivisibili) verso il solare termico che utilizza glicole come fluido vettore ed in particolare verso i collettori a tubi sottovuoto, ma in commercio finora gli impianti cosiddetti a svuotamento sono associati ad accumuli da 500 litri al massimo.
Nella mia idea di impianto, il serbatoio di accumulo (premetto che non ho problemi di ingombro) dovrebbe essere più grande per sfruttare al meglio l’irraggiamento solare sia in termini termici che elettrici ovvero per privilegiare il funzionamento della pompa di calore con l’energia elettrica del fotovoltaico. Si possono combinare più serbatoi di accumulo da 500 litri? Cosa ne dite del tutto?
Per quanto riguarda i corpi scaldanti in un piano sono vincolato dagli “attacchi” preesistenti per elementi radianti a parete, mentre nell’altro piano sono “libero”.
Grazie per l’attenzione e per i benvenuti suggerimenti.
minetti46

minetti46 ha scritto:
vorrei fare un investimento importante combinando insieme: fotovoltaico (9 kwp), pompa di calore aria –acqua, solare termico; il tutto associato ad un adeguato accumulo termico per riscaldare gli ambienti e produrre ACS.

.. finora gli impianti cosiddetti a svuotamento sono associati ad accumuli da 500 litri al massimo.
Nella mia idea di impianto, il serbatoio di accumulo .. dovrebbe essere più grande per sfruttare al meglio l’irraggiamento solare sia in termini termici che elettrici ovvero per privilegiare il funzionamento della pompa di calore con l’energia elettrica del fotovoltaico.

Si possono combinare più serbatoi di accumulo da 500 litri? Cosa ne dite del tutto?

Premesso che si possono accoppiare piu' accumuli da 500 Lt ( anzi un solare termico che integri il riscaldamento in modo veramente efficace secondo me necessita di un accumulo dedicato svincolato dalla PDC ) NON si ottiene nessun vantaggio oggi accumulando energia termica in un grosso accumulo, tramite una PDC che lavori prevalentemente nelle ore di massimo irraggiamento solare.

Questo perche una PDC per funzionare al massimo della profittabilita' deve essere regolata climaticamente ( cioe' sempre accesa e con la T. di mandata proporzionale alla T. esterna ).
Questo tipo di funzionamento e' quello che garantisce un COP medio stagionale migliore in assoluto e NON si sposa con grandi accumuli e funzionamenti discontinui.

La prova di cio' e' data dalle soluzioni Daiking sul mercato... Altherma per esempio usa l'accumulo da 500 Lt esclusivamente per stoccare l'energia termica necessaria a produrre ACS e per il riscaldamento usa un sistema di produzione istantanea regolato climaticamente che assicura COP molto piu' alti rispetto un sistema adatto ad essere accumulato ( quindi con T di mandata fisso ).

Oggi le le PDC che necessitano di accumulo sono quelle che lavorano a punto fisso e hanno COP medi stagionali molto inferiori rispetto a quelle che lavorano senza accumulo e con temperature di mandata regolate climaticamente.

Saluti,
F.

Innanzitutto grazie per la netta precisazione, che ha fatto chiarezza su un punto basilare relativamente all’impiego delle PDC. Quali sono dunque le priorità guida nell’impostazione dell’impianto per il riscaldamento e la produzione di ACS avendo ancora tutto da fare e spazi liberi esposti a Sud, ovvero volendo privilegiare l’energia solare per sganciarsi dall’impiego di risorse non rinnovabili? Mi rendo conto che la mia domanda è un po’ esagerata ma trovandomi a lottare con idraulici e venditori che cercano continuamente di spacciare il loro pressappochismo per scienza esatta…….
Grazie ancora
Minetti 46

minetti46 ha scritto:Quali sono dunque le priorità guida nell’impostazione dell’impianto per il riscaldamento e la produzione di ACS avendo ancora tutto da fare e spazi liberi esposti a Sud,

Le cose, dal mio punto di vista, obbligate sono l'adozione delle PDC aeroterme ( quelle geotermiche e' davvero raro che siano realmente profittevoli e funzionali ) e che abbiano una regolazione climatica.

L'adozione del solare termico in integrazione lo ritengo una pratica intelligente ma NON prioritaria; infatti l'energia massima che si puo pretendere da un sistema solare termico e' di massimo 600- 700 kWh al Mq. di pannello installato X anno.. cioe' circa 40 - 50 euro/anno di risparmio per ogni Mq. di pannello ( ipotizzando una PDC con COP3 come combustibile evitato ).

Un sistema a svuotamento dura minimo 30 anni e quindi si ripaga ampiamente nel tempo , ma esistono tecnologie dove credo sia veramente difficile arrivare al punto di pareggio.

Quindi se vuole un impianto dotato di solare termico deve comunque partire da queste aspettative reali... poi si puo parlare di tecnologie e di soluzioni circuitali.
Ad ogni modo per almeno la produzione di ACS integrata lo farei sempre e comunque....

Saluti,
F.