Jekterm ha scritto:Mi pare che per accedere alle detrazioni anno 2011 il COP medio dichiarato deve essere almeno 3.
forse addiritura il COP medio stagionale dev'essere 4 per accedere al 55%
Jekterm ha scritto:Oppure, fai un contatto trifase da 15kW BTA e monti una PDC da 24 kW termici e il gioco è fatto....
Pensi che non esistano installazioni del genere su abitazioni in classe B da 160-180 mq? Stesso concetto di quanto già detto sulla rete vendita!
...
Si così per quei 5° in più ti mangi il risparmio... niente da fare. Se non vuoi capire, inutile continuare! Non conviene!
Forse l'unico modo per gestire spunti e ripartenze è sovradimensionare la macchina, con tutti gli svantaggi che conosciamo, contratti da 10 kW, pessima modulazione in basso, quest'ultima correggibile solo con un accumulo.
Con 5°C in più non mi mangio il risparmio se ho tenuto spento per 12h, ma dipende dalla taglia della macchina come scrivevi, deve essere in gradi di lavorare a T di mandate superiori con COP ancora validi in a quel valore di potenza.
Jekterm ha scritto:Montare una PDC su un abitazione colabrodo? Mai pensato a isolare?
Una volta isolata l' abitazione puoi gestire l' impianto radiante con t ridotte quando la casa è vuota e aumentare la t di mandata prima di rientrare.
Nessuno ti vieta di farlo... io lo facevo con la caldaia!
Sono in affitto, conosco bene il proprietario e nonostante in più gli abbiano ripetuto che serve almeno il cappotto esterno non si muove di 1cm , braccia corte
, pensano a breve di cambiare casa (sempre in affitto) ma scegliere almeno un B possibilmente con rivestimento interno termoriflettente.
Anche se cambiano casa non cambieranno a breve stile di vita, hanno sempre bisogno di un impianto di riscaldamento e di una casa in grado di scaldarsi rapidamente, quindi potenze elevate in maniera efficiente per recuperare in brevi tempi (meno di 1h) e capace poi di lavorare anche in mantenimento.
Anche se in genere preferisco le pdc, la caldaia è oggigiorno forse l'unico sistema per gestire questi spunti senza eccedere nel sovradimensionamento della macchina.
Jekterm ha scritto:Però farlo con una PDC è ancora più conveniente, minor temperature di mandata = COP più alto.
Riduco le dispersioni dell' abitazione, aumento il rendimento del generatore-impianto distribuzione ed evito, alla ripartenza, grossi spunti.
Ridurre la T di mandata non mi convince più di tanto, sempre consumi sono, non ha senso scaldare per 10-12 h una casa vuota, quando con alternative posso farlo 1h prima di rientrare, ridurre la T di mandata può convenire per periodi di 4-6h non 12.
Jekterm ha scritto:Un impianto a pavimento si fa perchè ci si vuole coccolare. La sensazione che da un impianto radiante è impareggiabile...
Anche su questo DinoR ha scritto un post interessante su EA, scriveva appunto che non sarebbe tornato ai radiatori per la sensazione piacevole del pavimento, ma ha ammesso che non è una buona scelta per chi vive poco la casa, ovvero chiede un controllo più flessibile.
Jekterm ha scritto:Sei tu che ti sei impuntato che con impianto a pavimento non puoi mai fermare il riscaldamento... con tutte le paranoie varie. ( anche questa senza offesa)
Alla fine, una volta capita l' inerzia, lo gestisci come vuoi!
Come voglio non penso,
piuttosto come vuole lui
nel senso che certi tempi non sono proponibili (es 1h)
purtroppo non sono paranoie, non ho un sistema a pavimento ma conosco qualcuno che lo possiede (nelle loro differenze) dopo qualche tentativo di regolazione durante la giornata hanno optato per l'always on, con la mandata regolata dalla sonda esterna e basta
Jekterm ha scritto:Ma c' è gente che spaccia lo sbrinamento solo con il ventilatore a compressore fermo? Campa cavallo!!!
Leggiti cosa si sono inventati alla Mitsubischi per gestire gli sbrinamenti, il risultato si vede sui report che inserisco....
con l'aria in effetti a 2°C penso siano troppo lenti, andrò a leggere cos'hanno pensato in Mitsubishi
CristianC ha scritto:La PDC è ecologica finché la si fa lavorare come Jek con COP ben oltre 3, altrimenti, visto che l'elettricità
in Italia è fatta oltre che con il gas anche con carbone e olio c'è poco di ecologico.
Condivido quasi tutto ciò che ha scritto Cristian
Il passaggio alla pdc va valutato bene,soprattutto in un paese dove il 70/80% dell'energia elettrica è prodotta da combustibili fossili (gas, olio combustibile, carbone, inceneritori, ecc...)
Esistono contratti di EE da sole FER (li propone EoN ed altri) per cui potrei far lavorare la mia pdc solo con FER, ma a guardare certi scempi (alcuni campi eolici o il FV su terra) mi viene male dare dei soldi a chi ha costruito e gestisce queste barbarie.
Le biomasse? si,ma solo se a filiera corta e sostenibili e non è il caso della pianura padana, fortemente antropizzata
Abbandonare la caldaia a gas e fare una scelta più efficiente e più ecologica non è così facile
Jekterm ha scritto:Per assurdo potrei aumentare il tempo di pausa e ogni volta che devo ripartire sparare il tutto a 40° di mandata per un breve periodo... questa sinceramente non la ho mai provata!!!
Tanto il mio impianto radiante a quella temperatura sviluppa circa 12-14 kW e in poco tempo arrivo a regime...
Se leggi bene l' ultima riga dovresti capire perchè un impianto radiante deve funzionare per lunghi periodi, non è un problema di inerzia ma un problema di potenza... Il mio a passo stretto sviluppa una potenza superiore rispetto a un passo più largo, per questo ho temperature di mandata bassissime e fortunatamente rendimenti alti!
è spesso un problema anche d'inerzia, per la potenza dipende dal passo
Dopo lunghi fermi se ho tutto il massetto freddo, questo richiede tempi lunghi (sicuramente sopra le 7-8h)
So che alcuni hanno concepito sistemi a pavimento a bassa inerzia, ma non conosco le prestazioni, il tuo forse è fatto così
Hai mai provato Jek a riaccendere il riscaldamento dopo un fermo di 1-2d? quanto hai impiegato ad avere comfort? anche con T mandata di 40°C (la tua pdc non arriva comunque a 12 kW)
In conclusione dopo aver costruito o riqualificato una casa perché sia ben isolata, penso la cosa migliore, nel dubbio tra pdc o caldaia, è di partire con una caldaia usata (se ne trovano modulanti a condensazione a 300€) e dopo un paio di anni, valutate bene le richieste di energia sia con solare in funzione, sia in mantenimento, che durante gli spunti o recuperi (servono 2 anni) si può valutare se passare ad una caldaia più performante o ad una pdc, ben preparati su quali siano le esigenze
Comprare una pdc senza conoscerle è un rischio, sia in sovradimensionamento che in sottodimensionamento.
Nessun termotecnico ti saprà mai dire quanto richiede la tua casa per recuperare il comfort in 1h ed a quale T, solo chi ci vive lo sa