Pompa di calore e Caldaia
Inviato: lun gen 09, 2012 9:22 pm
Ciao,
Le pompe di calore hanno innegabili vantaggi, generano calorie e frigorie, non emettono gas di scarico ne altre sostanze nocive, s'integrano molto bene al solare termico e possono funzionare direttamente con l'energia dei pannelli fotovoltaici quando quest'ultimi producono.
Ottimizzando le T di funzionamento generano 4, a volte anche 5volte l'energia elettrica che consumano.
Come tutte le cose hanno qualche svantaggio, che qui riassumo
1) costo al KW erogato molto superiore rispetto alla caldaia a gas (10 volte circa) tali da sconsigliare sovradimensionamenti
2) difficoltà di modulazione quandole condizioni esterne sono estreme, o "troppo caldo" o troppo freddo
3) quelle aeroterme hanno bisogno di energia per sbrinare la batteria
4) per potenze elevate richiesta di contratti maggiorati
L'unico modo per gestire gli spunti con la pdc è un sovradimensionando la macchina, perché non è in grado di fornire la potenza necessaria al recupero, se è stata dimensionata per il mantenimento, sovradimensionare è una scelta molto costosa e dagli effetti nefasti quando si richiede poca potenza, a questo punto...
Cosa ne pensate di una caldaia, a metano in zona metanizzata o gpl altrimenti, da affiancare alla pdc?
Dimensionando la pdc per il riscaldamento fino a 0°C esterni o quasi se usassi la caldaia SOLO per
1) il riscaldamento sotto lo 0°C,
2) per integrare i sanitari sotto i 5°C, dovendo scaldare l'accumulo a 50°C a 5°C esterni c'è il pareggio (pdc fino a 35 e caldaia fino a 50°C)
3) per fare gli spunti dopo un fermo lungo (es dopo due giorni a sciare)
Aggiungendo una funzione nella centralina che evita l'uso della caldaia a quelle condizioni se il FV produce (privilegiare l'autoconsumo)
Una caldaia a gpl o gas si accende in 3 secondi quindi non dovrei nemmeno "ostiare" per ricaricare ed inquina MOLTO meno di quelle a legna (che sono uno scempio se la legna non è a filiera corta e sostenibile)
Non pensate si aumenti di molto l'efficienza dell'impianto?
Oltretutto azzererei o quasi l'energia spesa per lo sbrinamento
Spenderei meno per la pdc (comprando il modello di Zubadan o simile più piccolo) e coi soldi che risparmio comprare una caldaia da 12 kW solo riscaldamento come la Immergas Mini (circa 1000€).
Grossomodo alle T cui siamo abituati oramai, l'80% del riscaldamento lo farebbe la pdc a COP elevatissimi ed il 20% la caldaia.
Per i sanitari potrei adottare soluzioni intelligenti come quelle di usare l'istantanea se il puffer è sotto i 30°C o la pdc in carico se la T è superiore dovendo svolgere un lavoro inferiore.
Oppure una caldaia solo riscaldamento impostata con la stessa logica, per lavoro importante uso la caldaia altrimenti la pdc che scaldano un secondo accumulo o la parte alta di un puffer che stratifica.
PS vi posto un schemino domani
Le pompe di calore hanno innegabili vantaggi, generano calorie e frigorie, non emettono gas di scarico ne altre sostanze nocive, s'integrano molto bene al solare termico e possono funzionare direttamente con l'energia dei pannelli fotovoltaici quando quest'ultimi producono.
Ottimizzando le T di funzionamento generano 4, a volte anche 5volte l'energia elettrica che consumano.
Come tutte le cose hanno qualche svantaggio, che qui riassumo
1) costo al KW erogato molto superiore rispetto alla caldaia a gas (10 volte circa) tali da sconsigliare sovradimensionamenti
2) difficoltà di modulazione quandole condizioni esterne sono estreme, o "troppo caldo" o troppo freddo
3) quelle aeroterme hanno bisogno di energia per sbrinare la batteria
4) per potenze elevate richiesta di contratti maggiorati
L'unico modo per gestire gli spunti con la pdc è un sovradimensionando la macchina, perché non è in grado di fornire la potenza necessaria al recupero, se è stata dimensionata per il mantenimento, sovradimensionare è una scelta molto costosa e dagli effetti nefasti quando si richiede poca potenza, a questo punto...
Cosa ne pensate di una caldaia, a metano in zona metanizzata o gpl altrimenti, da affiancare alla pdc?
Dimensionando la pdc per il riscaldamento fino a 0°C esterni o quasi se usassi la caldaia SOLO per
1) il riscaldamento sotto lo 0°C,
2) per integrare i sanitari sotto i 5°C, dovendo scaldare l'accumulo a 50°C a 5°C esterni c'è il pareggio (pdc fino a 35 e caldaia fino a 50°C)
3) per fare gli spunti dopo un fermo lungo (es dopo due giorni a sciare)
Aggiungendo una funzione nella centralina che evita l'uso della caldaia a quelle condizioni se il FV produce (privilegiare l'autoconsumo)
Una caldaia a gpl o gas si accende in 3 secondi quindi non dovrei nemmeno "ostiare" per ricaricare ed inquina MOLTO meno di quelle a legna (che sono uno scempio se la legna non è a filiera corta e sostenibile)
Non pensate si aumenti di molto l'efficienza dell'impianto?
Oltretutto azzererei o quasi l'energia spesa per lo sbrinamento
Spenderei meno per la pdc (comprando il modello di Zubadan o simile più piccolo) e coi soldi che risparmio comprare una caldaia da 12 kW solo riscaldamento come la Immergas Mini (circa 1000€).
Grossomodo alle T cui siamo abituati oramai, l'80% del riscaldamento lo farebbe la pdc a COP elevatissimi ed il 20% la caldaia.
Per i sanitari potrei adottare soluzioni intelligenti come quelle di usare l'istantanea se il puffer è sotto i 30°C o la pdc in carico se la T è superiore dovendo svolgere un lavoro inferiore.
Oppure una caldaia solo riscaldamento impostata con la stessa logica, per lavoro importante uso la caldaia altrimenti la pdc che scaldano un secondo accumulo o la parte alta di un puffer che stratifica.
PS vi posto un schemino domani