Convenienza solare termico in sicilia
Inviato: mar nov 19, 2013 8:59 am
Ciao a tutti...
appena iscritto, ma interessato al solare da qualche anno. Vivo al primo piano di uno stabile condominiale di tre piani e lastrico solare.l'appartamento è di 95mq,ha mura in mattoni pieni da 50 cm,doppi vetri e nessun isolamento, caldaia a metano non a condensazione e impianto a termosifoni che accendo per un paio di mesi per qualche ora al giorno in modo da mantenere la casa a 18C.Vivo nella provincia di Catania e in casa siamo in due ed è in arrivo un bebe. Negli ultimi anni abbiamo vissuto pochissimo la casa, rientrando entrambi la sera. i consumi di elettricità e metano sono irrisori: 40€ a bimestre e 300€ l'anno. elettrodom in classe a+ e lavatrice e lavastoviglie collegate all'acqua calda. Tuttavia sia per una mera questione di indipendenza, sia per una forte coscienza "verde", sia anche per gli incentivi del 65%, vorrei installare un impianto a CF sul terrazzo e mi piacerebbe integrarlo al riscaldamento. Il primo dubbio sono le distanze in gioco: 15-20mt dai pannelli all'accumulo per un dislivello di 10mt. Cosa comporta? Secondo problema: non posso utilizzare un sistema come il 538 da 500l per motivi di spazio e ho visto che sul forum energeticambiente un utente pugliese aveva utilizzato un sistema sfruttando uno scaldabagno mistotermo come accumulo e con uno scambiatore dirottava il surplus in casa. La soluzione mi è sembrata assai pratica nel suo contesto e nella sua zona climatica e credo che sia ancor più da valutare in sicilia. Poi leggendo le caratteristiche di quel tipo di scaldabagni, ho notato la ridotta superficie di scambio del serpentino e ho pensato che, considerando il litraggio (150-200l), potrebbe non essere vantaggioso e mi stavo orientando sui semplici boilers Cord**ari in polywarm.Che ne dite?
Marco
appena iscritto, ma interessato al solare da qualche anno. Vivo al primo piano di uno stabile condominiale di tre piani e lastrico solare.l'appartamento è di 95mq,ha mura in mattoni pieni da 50 cm,doppi vetri e nessun isolamento, caldaia a metano non a condensazione e impianto a termosifoni che accendo per un paio di mesi per qualche ora al giorno in modo da mantenere la casa a 18C.Vivo nella provincia di Catania e in casa siamo in due ed è in arrivo un bebe. Negli ultimi anni abbiamo vissuto pochissimo la casa, rientrando entrambi la sera. i consumi di elettricità e metano sono irrisori: 40€ a bimestre e 300€ l'anno. elettrodom in classe a+ e lavatrice e lavastoviglie collegate all'acqua calda. Tuttavia sia per una mera questione di indipendenza, sia per una forte coscienza "verde", sia anche per gli incentivi del 65%, vorrei installare un impianto a CF sul terrazzo e mi piacerebbe integrarlo al riscaldamento. Il primo dubbio sono le distanze in gioco: 15-20mt dai pannelli all'accumulo per un dislivello di 10mt. Cosa comporta? Secondo problema: non posso utilizzare un sistema come il 538 da 500l per motivi di spazio e ho visto che sul forum energeticambiente un utente pugliese aveva utilizzato un sistema sfruttando uno scaldabagno mistotermo come accumulo e con uno scambiatore dirottava il surplus in casa. La soluzione mi è sembrata assai pratica nel suo contesto e nella sua zona climatica e credo che sia ancor più da valutare in sicilia. Poi leggendo le caratteristiche di quel tipo di scaldabagni, ho notato la ridotta superficie di scambio del serpentino e ho pensato che, considerando il litraggio (150-200l), potrebbe non essere vantaggioso e mi stavo orientando sui semplici boilers Cord**ari in polywarm.Che ne dite?
Marco