Caldaia a condensazione e termosifoni.
Inviato: sab lug 04, 2009 2:36 pm
Buongiorno a tutti, sto valutando l'installazione di un impianto solare termico: Dopo la visita a un paio di fiere, colloqui con venditori e tecnici, ricerca in rete, ho ancora qualche dubbio, che vorrei togliermi prima di chiedere dei preventivi, perciò cerco aiuto su questo forum, approfittando anche della disponibilità del moderatore.
Situazione attuale:
- riscaldamento con caldaia a metano atmosferica a basamento, termosifoni in alluminio, casa su 3 piani di 65mq per piano, impianto diviso in 3 zone (3 pompe) di cui una sempre chiusa (seminterrato, dove si trova anche il locale caldaia). Regolazione climatica artigianale.
- ACS per 4 persone con boiler a metano da 120 litri.
- Consumo medio di gas negli ultimi 3 anni: 1850 mc/anno per riscaldamento + ACS + fornelli, di cui 500 mc circa per ACS + fornelli.
L’obbiettivo, oltre a inquinare di meno, è quello di recuperare le spese dell’impianto in almeno 10 anni per poi risparmiare nei successivi.
Dovrei consumare 700 mc di gas in meno l’anno! Con la sola ACS ne risparmierei al massimo la metà! L’altra metà dovrà essere risparmiata con l’integrazione al riscaldamento e la sostituzione della caldaia con una a condensazione.
Sul tipo di sistema solare non ho dubbi, dovrà essere a svuotamento. Come già affermato da altri, non avrebbe senso risparmiare soldi in gas per spenderli poi in manutenzione! L’impianto dovrà avere l’accumulo riscaldato solo dai pannelli e caldaia in scarico.
L’integrazione solare al riscaldamento con i termosifoni, penso sia possibile solo a inizio e fine stagione. Il risparmio nei mesi più freddi deve arrivare dalla caldaia.
Ho già letto nel sito i consigli per ottimizzare la condensazione e il rendimento della caldaia con un impianto a termosifoni:
- regolazione climatica della caldaia con sonda esterna
- tubi aspirazione e scarico fumi coassiali
- ridurre la temperatura di ritorno agendo sulla portata della pompa
- evitare il montaggio di un compensatore idraulico
I dubbi sono su questi ultimi due punti.
Con le valvole termostatiche (da montare), l’ideale sarebbe mettere per ogni zona una pompa a velocità variabile regolata dalla temperatura di ritorno, ma senza compensatore idraulico cosa succede con la pompa della caldaia?
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di togliere le pompe di zona e mettere delle valvole a 3 vie, ma con una bassa portata, la pompa della caldaia riuscirà a garantire una circolazione equilibrata nelle zone, considerando che sono su piani diversi?
Ho visto in rete le caldaie Imar Teka, dove è possibile impostare il ΔT tra mandata e ritorno fino a 30°C, e la velocità della pompa di circolazione è modulata per mantenere il ΔT impostato. Qualcuno le conosce? Esistono altre caldaie con questo tipo di regolazione?
Con questo sistema, cosa succede quando si vuole inserire l’integrazione al riscaldamento, scaldando con l’accumulo il ritorno prima di rientrare in caldaia? La pompa abbasserebbe la velocità per riportarsi sul ΔT impostato, ma non ci arriverebbe mai! Forse con una regolazione di questo tipo è meglio il circuito “scarico assoluto”?
Non mi dilungo oltre, un saluto di nuovo a tutti.
Marco
Situazione attuale:
- riscaldamento con caldaia a metano atmosferica a basamento, termosifoni in alluminio, casa su 3 piani di 65mq per piano, impianto diviso in 3 zone (3 pompe) di cui una sempre chiusa (seminterrato, dove si trova anche il locale caldaia). Regolazione climatica artigianale.
- ACS per 4 persone con boiler a metano da 120 litri.
- Consumo medio di gas negli ultimi 3 anni: 1850 mc/anno per riscaldamento + ACS + fornelli, di cui 500 mc circa per ACS + fornelli.
L’obbiettivo, oltre a inquinare di meno, è quello di recuperare le spese dell’impianto in almeno 10 anni per poi risparmiare nei successivi.
Dovrei consumare 700 mc di gas in meno l’anno! Con la sola ACS ne risparmierei al massimo la metà! L’altra metà dovrà essere risparmiata con l’integrazione al riscaldamento e la sostituzione della caldaia con una a condensazione.
Sul tipo di sistema solare non ho dubbi, dovrà essere a svuotamento. Come già affermato da altri, non avrebbe senso risparmiare soldi in gas per spenderli poi in manutenzione! L’impianto dovrà avere l’accumulo riscaldato solo dai pannelli e caldaia in scarico.
L’integrazione solare al riscaldamento con i termosifoni, penso sia possibile solo a inizio e fine stagione. Il risparmio nei mesi più freddi deve arrivare dalla caldaia.
Ho già letto nel sito i consigli per ottimizzare la condensazione e il rendimento della caldaia con un impianto a termosifoni:
- regolazione climatica della caldaia con sonda esterna
- tubi aspirazione e scarico fumi coassiali
- ridurre la temperatura di ritorno agendo sulla portata della pompa
- evitare il montaggio di un compensatore idraulico
I dubbi sono su questi ultimi due punti.
Con le valvole termostatiche (da montare), l’ideale sarebbe mettere per ogni zona una pompa a velocità variabile regolata dalla temperatura di ritorno, ma senza compensatore idraulico cosa succede con la pompa della caldaia?
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di togliere le pompe di zona e mettere delle valvole a 3 vie, ma con una bassa portata, la pompa della caldaia riuscirà a garantire una circolazione equilibrata nelle zone, considerando che sono su piani diversi?
Ho visto in rete le caldaie Imar Teka, dove è possibile impostare il ΔT tra mandata e ritorno fino a 30°C, e la velocità della pompa di circolazione è modulata per mantenere il ΔT impostato. Qualcuno le conosce? Esistono altre caldaie con questo tipo di regolazione?
Con questo sistema, cosa succede quando si vuole inserire l’integrazione al riscaldamento, scaldando con l’accumulo il ritorno prima di rientrare in caldaia? La pompa abbasserebbe la velocità per riportarsi sul ΔT impostato, ma non ci arriverebbe mai! Forse con una regolazione di questo tipo è meglio il circuito “scarico assoluto”?
Non mi dilungo oltre, un saluto di nuovo a tutti.
Marco