fcattaneo ha scritto:In pratica se mantenendo la T. nei pannelli a 120 gradi con i piani perdi in dispersioni al collettore poco meno di 2 Kw con lo stesso campo di sottovuoto perdi solo 0,4 Kw .....
Per i calcoli ho considerato una superficie captante di 4,5 Mq. , una T esterna di 30 gradi e una T nei collettori di 120 gradi.
Secondo me si sta omettendo la capacità antinucleazione di questa funzione,che è molto importante, considerate invece solo quella convettiva aria-assorbitore che per i tubi è meno importante.
Anticipando la formazione dei primi nuclei di bolle si riesce a mantenere il rendimento del pannello sotto certi valori, altrimenti quando iniziano a formarsi le prime bolle, i flussi termici aumentano e la stagnazione comincia vigorosamente perché il rendimento del pannello aumenta
sergio&teresa ha scritto:@Mauro: qualunque superficie rivolta almeno parzialmente verso il cielo irraggia verso il cielo quando è sereno. Un'automobile utilitaria ha una superficie della parte "top" (cofano, vetri, tetto) ben inferiore a 4.5 mq eppure fa il ghiaccio sui vetri nelle notti fredde e serene. Metti invece un vetro in verticale o in una posizione all'esterno ma a riparo dal cielo e vedrai che di ghiaccio non ne fa.
Ciò che scrivi sull'auto in effetti accade, ma sei certo sia un fenomeno radiativo?
Se l'auto sotto una tettoia, anche solo parzialmente coperta, non ghiaccia anche se è all'aperto (testato) invece in mezzo ad un campo ghiaccia è dovuto secondo me all'azione della copertura che disinnesca fenomeni di convezione naturale (ricordiamo che hanno direzione verticale rispetto al piano campagna)
Il ghiaccio che si forma è dovuto anche alla superficie dell'auto che favorisce fenomeni di cristalizzazione dell'acqua, non favoriti su altre superfici.
Cristianc ha scritto:Casualmente ho dato un'occhiata anche al flusso, sempre con il flussimetro incorporato nel gruppo
pompa, ho notato con sorpresa che a freddo il flusso era 4 l/min, poi con il crescere della temperatura
è aumentato fino a 5 l/min.
Molto interessate Cristian i rilievi della T e della portata
Concordo con Sergio che per verificare i dati della centralina dovresti trovare una giornata di sole, e testare in 2-3h l'innalzamento della testa e del fondo, e nel frattempo leggere i dati del flussimetro.
Potresti archiviare i dati in un intervallo di 3h, T testa, T fondo, portata ogni 5/10 minuti (devi però essere in ferie) intervallo in cui non c'è nessun prelievo e poi mettere tutto in tabella.
Vedresti qual'è l'errore della centralina.
Mai avrei pensato che a parità di potenza la portata potesse passare da 4 a 5 lt/min ma in effetti il glicole è molto viscoso (come molti idrocarburi).