con un po di ordine
Jekterm ha scritto:Forse non ti è chiara una cosa... la potenza resa di una PDC è molto bassa,metti 8 kW mentre per produrre ACS in genere servono 24 kW.
La soluzione classica è quella di avere un accumulo caricato a 50° e prelevare ACS con serpentino immerso o preparatore istantaneo.
Se devi caricare una vasca da bagno o hai grossi prelievi di ACS rischi di scaricare l' accumulo e non puoi integrare in modo rapido con la PDC. In quel caso l' unica soluzione è quella di portare più in alto la temperatura dell' accumulo, a pieno svantaggio dei rendimenti.
Mi è molto chiaro invece, la potenza della pdc che andrebbe ad installare, sarà dimensionata sulla richiesta della casa alla T cui avvia la caldaia a legna o il termocamino (meglio una buona caldaia a fiamma inversa, molto più efficiente del termocamino) con un margine del 20% circa, per non avere problemi in caso di manutenzione caldaia legna.
Non sappiamo niente riguardo la sua classe energetica, ma essendo in centr'Italia, 140 mq ed isolamento discreto (0,27 non è un gran valore di trasmittanza) la pdc sarà grossomodo da 5-6 kW.
Il secondo accumulo che è dedito anche a portare i sanitari alla T corretta dopo essere preriscaldati, ma anche per il funzionamento della caldaia a legna, sarà da almeno 500lt (i costruttori consigliano 40-50 lt per ogni kW, le caldaie più piccole sono da 16) quando è caricato dalla pdc perché la T esterna favorevole, poterrà a 50°C i "più alti" 150-200 o 300lt in base a quale altezza posizionerà la sonda ACS, dato che prelevo dal basso e immetto in alto. Quindi nessun problema di avere poca acs come temi.
Jekterm ha scritto:Con il collegamento "contrario" ti assicuri di avere sempre un preriscaldo ACS garantito, questo ti permette di tenere il secondo accumulo a una temperatura di stoccaggio inferiore.
Addirittura io, con questo tipo di collegamento riesco a produrre ACS in istantanea. Se guardi bene i soliti grafici si vede molto chiaramente.
E al mattino mi ritrovo con temperature sul fondo dell' accumulo anche a 12-14°
In quel modo riduci solo la resa solare al riscaldamento,immetti il ritorno in alto e lo fai uscire a metà ovvero ad una T più bassa.
La logica del solare, è di innalzare la T sia dei sanitari che del riscaldamento, ed il modo più efficiente è immettendo dal basso ed uscendo dall'alto, con l'ausilio di un puffer a diaframma che attutisce le turbolenze ed aumenta la stratificazione.
Oltretutto in caso di giornata a forte produzione solare, in quel modo hai una T di testa inferiore, perché c'è il ritorno che la raffredda, come propongo invece avrei un preriscaldo dell'acs superiore.
Lo scambiatore esterno che pesca dall'alto sopra un diaframma posto in alto e immette dove c'è la serpentina, preleva sempre il calore a T più alta ed immette frigorie dove opportuno.
Il secondo accumulo lo tieni alla T cui ti piace avere l'acqua calda, non c'entra niente avere un preriscaldo più o meno forte, se hai bisogno di tanta acs in poco tempo è sufficiente posizionare la sonda acs nel secondo puffer più in basso.
Jekterm ha scritto:Con PDC non mi sembra tanto logico puntare a un sovradimensionamento impianto solare per integrazione al riscaldamento, molto meglio puntare alla sola autonomia estiva. I soldi risparmiati e spazio sul tetto li sfrutterei per un impianto FV, alla fine molto più conveniente.
Secondo me il solare termico si monta, con PDC, solo per allungare la vita utile della macchina, si evitano cicli di produzione ACS per un bel periodo, ed evitare inversioni di ciclo in periodo di raffrescamento. Quindi massimo due pannelli solari e ti eviti i soliti problemi
Sovradimensionamento solare?
bella domanda, che merita discussione a parte forse
Siamo nel centr'Italia, quindi zona molto più soleggiata della val padana, secondo me con un impianto a pavimento vale la pena osare un po nella superficie, non molto, non come proponi sulla produzione estiva, avremmo un impianto con produzione invernale nulla.
Io dimensionerei l'impianto solare per avere comunque una buon'integrazione al riscaldamento (sul 30%) che dovrebbe così coprire anche il 70-80% dei sanitari.
Forse bastano 2 pannelli di grosse dimensioni (come i SolarBayer) da 2,86 mq o 3 pannelli medio piccoli (come i Rotex V21) ma dipende dal fabbisogno della casa, se è un B o un D cambia molto.
Nel centr'Italia ed impianto a pavimento andrei sicuramente su dei piani, dato che difficilmente si raggiungono T rigide.
Jekterm ha scritto:Perchè un serpentino immerso nel primo bollitore invece di un preparatore istantaneo? Costi
Perchè un preparatore istantaneo nel secondo e non una serpentino immerso? Stratificando meglio c' è maggior autonomia di ACS e il generatore su volumi importanti si comporta meglio.
E' meglio invertire le cose rispetto al tuo schema
La stratificazione è importante averla nel primo puffer non nel secondo, tanto più che il secondo con il funzionamento a legna opererà a 80-90°C, della stratificazione non ho bisogno.
Nel primo invece aumenta la resa solare.
Il costo dell'unità acs esterna, il MAS, non incide sul costo totale, ben sai che i costi principali sono, pdc, pavimento e pannelli.
Jekterm ha scritto:Il primo accumulo, per una famiglia media, può essere tranquillamente da 300 lt. L' aumento di volume del primo porta solo il vantaggio di avere maggior autonomia estiva di ACS. Qui dipende dalle abitudini e non sicuramente dalle turbolenze che vanno a inficiare un rendimento solare di forse un 10% su 500 kWh prodotti nella stagione invernale.
Per il puffer solare andrei almeno sul 500lt oltre alla maggior autonomia estiva, riduco le turbolenze dovute (anche se a questo pensano già i diaframmi) all'entrata ed all'uscita delle correnti di acqua tecnica (per pavimento siamo sui 1500-2000 lt/hr)
Con 500 lt potrei anche fermare il riscaldamento, accumulare calore solare ed usarlo al mio ritorno se resto assente per 15h.
Sul 10% non mi pronuncio perché non so come l'hai calcolato
Jekterm ha scritto:Alla fine anche tu hai montato un accumulo da 300 lt perchè non ne hai montati due da 500 o uno da 1000? Spazio?
Già montarne due da trecento può essere complicato... figurati due più grossi!!!
Ho montato il 300, SOLO perché non ho lo spazio, altrimenti il 500 litri senza pensarci due volte
Concordo Jek che trovare spazio per due puffer da 500lt è difficile, ma questo è d'obbligo per chi vuole usare la legna e per chi vuole integrare il riscaldamento al solare.
per cui a Meltemi consiglio vivamente 2 puffer da 500lt
Jekterm ha scritto:Le miscelatrici si chiudono e si aprono completamente. Anche se la temperatura di mandata non è perfetta al grado, su pavimento radiante, non se ne accorge nessuno, vedi grafici di Sergio dove la temperatura di mandata oscilla di ben oltre i 10°.
Le miscelatrici elettroniche a 4 vie (non le tre vie) che conosco da una lato permettono sempre il passaggio, al più chiudono dall'altro, almeno quelle di cui ho letto le schede tecniche.
Andrea monta una miscelatrice elettronica a 4 vie come consiglio a Meltemi, l'ideale per i sistemi a legna,glielo si può chiedere.
Preferibile rispetto alla pompa secondo me.
Jekterm ha scritto:Ho scritto che il termo caminetto è collegato sulla serpentina perchè presumo sia un vaso aperto, non sarebbe il primo e ne l' ultimo!
Se si dispone di un vaso chiuso ovvio che va collegato sull' accumulo, ma come al solito non leggi...
non è vero che non leggo, forse tu non hai letto che gli consiglio un vaso chiuso tutto qui, di gran lunga preferibile per tutti i vantaggi che ha rispetto al vaso aperto
Jekterm ha scritto:PS: non riesco ne a scaricare ne a vedere il tuo disegno
ora ho messo il link, la funzione img non funzionava, non è altro che una semplice serpentina per sanitari alettata in rame da inserire nel secondo accumulo, rapida, efficiente ed igienica.
Lasciamo Meltemi riflettere, forse gli abbiamo fatto un po di confusione è giusto che faccia quello che ritiene opportuno
PS scusate un piccolo OT, ma se dovessi costruire casa ora, tanto più nel centr'Italia, la costruirei passiva, senz'impianto di riscaldamento, solo VMC e solare termico solo per l'acs