Integrazione solare-caldaia a metano per ACS
Inviato: ven feb 10, 2012 5:00 pm
Ciao a tutti!
Io voglio mettere un impianto per la produzione di acqua calda sanitaria e devo integrare la produzione, nei periodi di scarsità di energia solare, mediante una caldaia a metano. Le ipotesi sono 2 e allego breve schema in immagine. La prima prevede un accumolo con doppia serpentina che dovrebbe stratificarsi in modo da utilizzare il solare come preriscaldamento; la seconda prevede un accumulo esclusivamente solare e una caldaia istantanea che interviene solo nel momento in cui l'accumulo non sia alla temperatura desiderata. Ora espongo i vantaggi e gli svantaggi delle 2 ipotesi così qualcuno mi può aiutare nella scelta. Premesso che abito in valle d’aosta e ho una temperatura dell’acqua in ingresso abbastanza bassa in inverno, 7/8 gradi. Tuttavia, essendo nel versante esposto a sud, ho un buon numero di ore di sole e credo di riuscire a portare l’acqua anche in inverno a 30/35 gradi forse anche più. Siamo fuori casa tutto il giorno e utilizziamo l’acqua calda principalmente per la sera.
Ipotesi 1:
Allora guardando sulle caratteristiche ho visto che gli accumuli a stratificazione arrivano a 30/35 gradi di differenza di temperatura tra sopra e sotto, quindi se io imposto una temperatura di 60 gradi nella parte bassa avrò 25/30 gradi. Questo implica che, nelle giornate invernali dove riuscirei a scaldare l’acqua con il solare solo fino a 30/35, avendo un ingresso dell’acqua a 8 gradi, non riesco a sfruttare il preriscaldamento solare invernale nell’intervallo di temperatura 8-25 gradi. Inoltre rimarrebbe sempre dell’acqua mantenuta calda dalla caldaia anche quando non sono presente in casa con il relativo spreco di energia anche se minimo.
Ipotesi 2:
In questo caso al bollitore sarebbe collegato solo il solare, quindi in qualsiasi momento ho una differenza di temperatura tra l’acqua dei pannelli e l’acqua all’interno dell’accumulo inizierei ad avere un guadagno di energia. Nel caso in cui l’accumulo dovesse essere al di sotto di una certa temperatura(50°) una centralina invierebbe l’acqua in uscita dall’accumulo alla caldaia istantanea così da integrare la differenza di temperatura. In questo caso avrei 2 vantaggi: il primo è che sfrutto il solare per il preriscaldamento da 8° in su, senza nessun limite; il secondo è che non ho acqua calda nei momenti in cui non la utilizzo, eliminando così le perdite di energia dell’accumulo. Lo svantaggio, anche se non ne sono sicuro e quindi vorrei un aiuto, è che la caldaia istantanea ha forse un rendimento inferiore.
In conclusione a naso io opterei per l’ipotesi 2, poiché mi sembra quella più efficiente, però vorrei da qualcuno di voi più esperto una valutazione più precisa delle 2 situazioni.
Grazie dell’aiuto.
Io voglio mettere un impianto per la produzione di acqua calda sanitaria e devo integrare la produzione, nei periodi di scarsità di energia solare, mediante una caldaia a metano. Le ipotesi sono 2 e allego breve schema in immagine. La prima prevede un accumolo con doppia serpentina che dovrebbe stratificarsi in modo da utilizzare il solare come preriscaldamento; la seconda prevede un accumulo esclusivamente solare e una caldaia istantanea che interviene solo nel momento in cui l'accumulo non sia alla temperatura desiderata. Ora espongo i vantaggi e gli svantaggi delle 2 ipotesi così qualcuno mi può aiutare nella scelta. Premesso che abito in valle d’aosta e ho una temperatura dell’acqua in ingresso abbastanza bassa in inverno, 7/8 gradi. Tuttavia, essendo nel versante esposto a sud, ho un buon numero di ore di sole e credo di riuscire a portare l’acqua anche in inverno a 30/35 gradi forse anche più. Siamo fuori casa tutto il giorno e utilizziamo l’acqua calda principalmente per la sera.
Ipotesi 1:
Allora guardando sulle caratteristiche ho visto che gli accumuli a stratificazione arrivano a 30/35 gradi di differenza di temperatura tra sopra e sotto, quindi se io imposto una temperatura di 60 gradi nella parte bassa avrò 25/30 gradi. Questo implica che, nelle giornate invernali dove riuscirei a scaldare l’acqua con il solare solo fino a 30/35, avendo un ingresso dell’acqua a 8 gradi, non riesco a sfruttare il preriscaldamento solare invernale nell’intervallo di temperatura 8-25 gradi. Inoltre rimarrebbe sempre dell’acqua mantenuta calda dalla caldaia anche quando non sono presente in casa con il relativo spreco di energia anche se minimo.
Ipotesi 2:
In questo caso al bollitore sarebbe collegato solo il solare, quindi in qualsiasi momento ho una differenza di temperatura tra l’acqua dei pannelli e l’acqua all’interno dell’accumulo inizierei ad avere un guadagno di energia. Nel caso in cui l’accumulo dovesse essere al di sotto di una certa temperatura(50°) una centralina invierebbe l’acqua in uscita dall’accumulo alla caldaia istantanea così da integrare la differenza di temperatura. In questo caso avrei 2 vantaggi: il primo è che sfrutto il solare per il preriscaldamento da 8° in su, senza nessun limite; il secondo è che non ho acqua calda nei momenti in cui non la utilizzo, eliminando così le perdite di energia dell’accumulo. Lo svantaggio, anche se non ne sono sicuro e quindi vorrei un aiuto, è che la caldaia istantanea ha forse un rendimento inferiore.
In conclusione a naso io opterei per l’ipotesi 2, poiché mi sembra quella più efficiente, però vorrei da qualcuno di voi più esperto una valutazione più precisa delle 2 situazioni.
Grazie dell’aiuto.