Dimensionamento collettori

Domande sulle soluzioni impiantistiche e le migliori pratiche del solare termico.

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rauf1982
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Dimensionamento collettori

Messaggioda rauf1982 » mar apr 24, 2012 4:47 pm

Per un puffer da 1250 Lt con produzione ACS tramite corrugato quanti collettori occorrono nella sola stagione estiva?
Nella sola stagione estiva in quanto nel puffer verranno collegati due termocamini quindi nelle mezze stagioni sono abbastanza coperto.

Grazie
Remo

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sergio&teresa
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda sergio&teresa » mar apr 24, 2012 10:22 pm

Il numero di collettori va dimensionato sulla base del consumo, non sulla base delle dimensioni dell'accumulo. Quindi dovresti chiarire che consumo di acs giornaliero hai (con spannometro di precisione anche piuttosto bassa...)

Ciao :wink:
Sergio
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rauf1982
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda rauf1982 » mer apr 25, 2012 11:44 am

Ciao Sergio,
posso confermarti che saremo due famiglie, per il momento in 4.
Mettiamo al max 4 docce al giorno ( valore assoluto).
Per una famiglia stoviglie a mano.
Per l'altra vorrei attaccare le due lava.


Sergio mi potresti spiegare, gentilmente, il discorso del consumo e non del volume.

Grazie
Remo

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sergio&teresa
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda sergio&teresa » mer apr 25, 2012 12:43 pm

E' molto semplice: una volta portato l'accumulo ad una temperatura compatibile con la produzione di acs, non hai l'esigenza di dover riscaldare ogni giorno tutto l'accumulo da freddo a caldo, ma solo ripristinare quello che è stato consumato.

Cioè, immagina di avere l'accumulo a 45°, di fare il tuo consumo normale di acs, e di avere a fine giornata l'accumulo a 40°. Hai consumato (45-40)*1250 = 6250 kcal (o 7.3 kWh).

Sono quelle 6250 kcal da dover ripristinare per ripartire daccapo il giorno dopo. Ma questa energia è indipendente dal volume dell'accumulo... se anche avessi la metà di volume disponibile, l'energia consumata sarebbe la stessa: semplicemente a parità di consumo ti troveresti a fine giornata con l'accumulo a 35° invece che a 40°. Ma l'energia che ti riporterà, in entrambi i casi, l'accumulo a 45° sarà sempre 6250 kcal (o 7.3 kWh).

Ragionando "a volume" sei portato a pensare che un accumulo grande ha bisogno di una superficie grande per poter essere scaldato. In realtà non è così, e basta dimensionare la superficie con un po' di margine rispetto al proprio fabbisogno di energia (così da poter scaldare l'accumulo anche in eccesso rispetto al solo fabbisogno, per poter avere qualche giorno di margine in caso di maltempo).

Tutto ciò a parità di dispersioni, naturalmente. Se però un accumulo grande disperde di più di un accumulo piccolo, allora ci vorrà più energia per poter ripristinare la temperatura nell'accumulo grande (ma non per la quota di consumo, bensì per la quota di dispersioni!), e dunque ci vorrà più superficie di pannelli.

Inoltre all'inizio della stagione calda, a parità di superficie di pannelli e di dispersioni, ci vorrà ovviamente più tempo per portare a T compatibili con l'uso acs un accumulo grande rispetto a uno piccolo. Ma se grazie alla legna parti già - al primo giorno di mancata accensione del camino - da una T compatibile, non hai nemmeno questo problema (se di problema si tratta...).

Venendo al dimensionamento, per due famiglie in possibile crescita ... :wink: io considererei 200 litri/giorno di acs a famiglia, quindi 400 litri di acs in totale al giorno. Siccome una lava i piatti a mano (e/o magari diventa numerosa... :D ) alziamo a 500 litri/giorno.

Per riscaldare istantaneamente 500 litri da fredda (diciamo 10°) a calda (diciamo 40°) servono 500*(40-10) = 15000 kcal (o 17.4 kWh). Aggiungiamo un po' di dispersioni e facendo cifra tonda ti servono 20 kWh al giorno, che possiamo considerare già ben marginati rispetto al fabbisogno reale perchè d'estate l'acqua fredda non è a 10° e la calda non si usa a 40°.

20 kWh li puoi fare con 5-7 mq di superficie di apertura di pannelli (cioè con circa 5-7 mq di superficie lorda di pannelli piani, o con circa il doppio di superficie lorda di tubi sottovuoto).

Naturalmente finché rimanete solo in 4 serve anche solo la metà, anche se sotto 4 mq non ha molto senso andare. Personalmente fossi in voi partirei con 5 mq, lasciando spazio sufficiente per l'aggiunta di un pannello in caso di crescita dei consumi.

Poi chiaro che se l'accumulo che avete è un colabrodo di dispersioni (mi auguro di no...! :D ), allora 5 mq possono non bastare fin da subito... :wink:

Ciao
Sergio
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda rauf1982 » mer apr 25, 2012 1:22 pm

Sergio sei stato chiarissimo...mamma mia. Grazie Mille.
Posso chiederti che mestiere fai? sei bravissimo.


Grazie
Remo

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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda sergio&teresa » mer apr 25, 2012 4:12 pm

Faccio tutt'altro, ma una buona parte del mio lavoro consiste nello spiegare ad altri come funzionano certe cose, per questo mi viene naturale anche qui...
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda rauf1982 » gio apr 26, 2012 3:43 pm

Ciao Sergio,
sicuramente sarò OT ma posso chiederti come funziona il tuo impianto?
L'acqua calda dal solare passa in caldaia e viene diretta nell'impianto, giusto?
Hai una gestione climatica? come le gestisci le temperature?
Per l'acs? stesso percorso....solare...caldaia....rubinetti.


Grazie
Remo

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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda sergio&teresa » gio apr 26, 2012 10:56 pm

Ciao Remo, volentieri.

In generale, nel mio impianto il solare (accumulo+pannelli) lavora per i fatti suoi. Non c'è alcuna fonte di calore che lo alimenta, tranne il sole. Nell'accumulo ci sono due serpentine (in realtà tre, ma una - molto piccola - non la uso), una collegata alla linea acs e una collegata al circuito riscaldamento. Chiamiamo s1 la serpentina acs e s2 la serpentina riscaldamento.

La caldaia è a condensazione con regolazione climatica, ed è collegata in serie all'accumulo, a valle di questo (cosiddetto collegamento in scarico). E' un'istantanea sia per riscaldamento che per acs.

Partiamo col circuito riscaldamento, iniziando dalla sua uscita dalla caldaia (mandata), che con un semplice T si separa per andare a riscaldare il piano di sopra (termosifoni in alluminio) e il piano di sotto (pavimento radiante Systema70). Il ritorno dai due piani si riunisce e prima di rientrare in caldaia passa attraverso la serpentina s2. Se il solare sta fornendo un contributo significativo, la temperatura sul ritorno si innalza grazie al passaggio nella s2. Spesso l'innalzamento è tale da riportare la temperatura del ritorno al rientro in caldaia allo stesso livello della mandata richiesta, così che la caldaia non deve accendere il bruciatore ma solo lasciar passare l'acqua, e la casa viene riscaldata al 100% solo dal solare. Se invece il solare è fermo o sta producendo poco, interviene la caldaia a ripristinare la mandata richiesta.

La linea acs ha un comportamento simile, con la fredda che entra prima nella serpentina s1 e poi va in caldaia. Se il sole ha fatto il suo lavoro, la caldaia lascia solo passare senza intervenire. Se l'accumulo è molto caldo (tipica situazione estiva), tra accumulo e caldaia c'è un gruppo di deviazione/miscelazione che devia direttamente l'acs (eventualmente miscelandola ancora con la fredda in caso di T eccessiva) verso i rubinetti. Se invece l'accumulo è freddo (tipica situazione invernale, quando il riscaldamento drena via praticamente tutto il calore prodotto dal sole), interviene la caldaia.

Per la gestione delle temperature ho due termometri in casa, uno al piano di sopra e uno al piano di sotto, che non intervengono sulla caldaia ma che mi sono serviti (e mi servono) per regolare bene la curva climatica della caldaia. Il funzionamento della caldaia è perciò unicamente affidato alla sonda di temperatura esterna.

Ciao :wink:
Sergio
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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda rauf1982 » ven apr 27, 2012 7:17 am

Grazie Mille Sergio.

Domanda tecnica:
Parliamo del riscaldamento, se nell'accumulo hai 60 gradi come gestisci l'acqua per il riscaldamento a pavimento? La caldaia stessa miscela oppure hai prima della caldaia una miscelatrice variabile comandata dalla climatica?
Poi, l'acqua come viene pompata dall'accumulo alla caldaia?


Grazie
Remo

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Re: Dimensionamento collettori

Messaggioda sergio&teresa » ven apr 27, 2012 11:00 am

rauf1982 ha scritto:Domanda tecnica:
Parliamo del riscaldamento, se nell'accumulo hai 60 gradi come gestisci l'acqua per il riscaldamento a pavimento? La caldaia stessa miscela oppure hai prima della caldaia una miscelatrice variabile comandata dalla climatica?

D'inverno è una situazione che non può capitare perchè il drenaggio continuo di energia da parte del riscaldamento impedisce all'accumulo di salire a quelle temperature anche nelle giornate migliori. L'accumulo in quei casi non fa da ... accumulo vero e proprio, nel senso che serve solo ad accumulare l'eccesso di produzione rispetto al fabbisogno istantaneo che si verifica nelle ore centrali delle giornate calde: ma questo eccesso normalmente è basso e non permette di poter accumulare grandi quantità di energia (e quindi di ottenere temperature così alte).

E' invece una situazione che può capitare nelle mezze stagioni (ottobre, marzo, aprile), quando durante la giornata la sonda esterna pilota la fermata della caldaia (nel senso che ferma la circolazione dell'acqua nel circuito del riscaldamento) in caso di raggiungimento di T esterne particolarmente alte (nel mio caso oltre 18°), perchè non ha senso continuare a tenere il riscaldamento acceso. In quel caso il drenaggio di energia si ferma, lasciando libero l'accumulo di salire in temperatura (nelle giornate di fine marzo che si sono avute quest'anno il mio accumulo è arrivato a 80° per più giorni).

A quel punto alla ripartenza della caldaia (cioè della circolazione dell'acqua nel circuito) si ha un transitorio a temperature abbastanza alte, anche se comunque la serpentina s2 non ha un'efficienza tale da poter avere una T di uscita pari alla T accumulo.... Nel mio impianto di riscaldamento questo non rappresenta un problema, perchè i termosifoni reggono qualunque T e il radiante Systema 70 accetta anche alte T in ingresso senza problemi. Il transitorio dura comunque poco, casa mia non se ne accorge nemmeno.

In caso di radiante classico potrebbe valere la pena di mettere una miscelatrice tra accumulo e caldaia per tagliare i picchi che si verificano in queste situazioni: la cosa più semplice sarebbe una miscelatrice tarata per mandare un'uscita fissa su una temperatura massima accettabile, a fare da passa-basso.

rauf1982 ha scritto:Domanda tecnica:
Poi, l'acqua come viene pompata dall'accumulo alla caldaia?

Sul riscaldamento semplicemente con il circolatore della caldaia, non serve altro.

Sull'acs con la pressione che arriva dall'acquedotto.

Ciao
Sergio
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