E' molto semplice: una volta portato l'accumulo ad una temperatura compatibile con la produzione di acs, non hai l'esigenza di dover riscaldare ogni giorno
tutto l'accumulo da freddo a caldo, ma solo ripristinare quello che è stato consumato.
Cioè, immagina di avere l'accumulo a 45°, di fare il tuo consumo normale di acs, e di avere a fine giornata l'accumulo a 40°. Hai consumato (45-40)*1250 = 6250 kcal (o 7.3 kWh).
Sono quelle 6250 kcal da dover ripristinare per ripartire daccapo il giorno dopo. Ma questa energia è indipendente dal volume dell'accumulo... se anche avessi la metà di volume disponibile, l'energia consumata sarebbe la stessa: semplicemente a parità di consumo ti troveresti a fine giornata con l'accumulo a 35° invece che a 40°. Ma l'energia che ti riporterà, in entrambi i casi, l'accumulo a 45° sarà sempre 6250 kcal (o 7.3 kWh).
Ragionando "a volume" sei portato a pensare che un accumulo grande ha bisogno di una superficie grande per poter essere scaldato. In realtà non è così, e basta dimensionare la superficie con un po' di margine rispetto al proprio fabbisogno di energia (così da poter scaldare l'accumulo anche in eccesso rispetto al solo fabbisogno, per poter avere qualche giorno di margine in caso di maltempo).
Tutto ciò a parità di dispersioni, naturalmente. Se però un accumulo grande disperde di più di un accumulo piccolo, allora ci vorrà più energia per poter ripristinare la temperatura nell'accumulo grande (ma non per la quota di consumo, bensì per la quota di dispersioni!), e dunque ci vorrà più superficie di pannelli.
Inoltre all'inizio della stagione calda, a parità di superficie di pannelli e di dispersioni, ci vorrà ovviamente più tempo per portare a T compatibili con l'uso acs un accumulo grande rispetto a uno piccolo. Ma se grazie alla legna parti già - al primo giorno di mancata accensione del camino - da una T compatibile, non hai nemmeno questo problema (se di problema si tratta...).
Venendo al dimensionamento, per due famiglie in possibile crescita ...

io considererei 200 litri/giorno di acs a famiglia, quindi 400 litri di acs in totale al giorno. Siccome una lava i piatti a mano (e/o magari diventa numerosa...

) alziamo a 500 litri/giorno.
Per riscaldare istantaneamente 500 litri da fredda (diciamo 10°) a calda (diciamo 40°) servono 500*(40-10) = 15000 kcal (o 17.4 kWh). Aggiungiamo un po' di dispersioni e facendo cifra tonda ti servono 20 kWh al giorno, che possiamo considerare già ben marginati rispetto al fabbisogno reale perchè d'estate l'acqua fredda non è a 10° e la calda non si usa a 40°.
20 kWh li puoi fare con 5-7 mq di superficie
di apertura di pannelli (cioè con circa 5-7 mq di superficie
lorda di pannelli piani, o con circa il doppio di superficie
lorda di tubi sottovuoto).
Naturalmente finché rimanete solo in 4 serve anche solo la metà, anche se sotto 4 mq non ha molto senso andare. Personalmente fossi in voi partirei con 5 mq, lasciando spazio sufficiente per l'aggiunta di un pannello in caso di crescita dei consumi.
Poi chiaro che se l'accumulo che avete è un colabrodo di dispersioni (mi auguro di no...!

), allora 5 mq possono non bastare fin da subito...
Ciao
Sergio