E SE NE FACESSI UNO ANCH'IO ?
Inviato: sab set 22, 2012 9:11 pm
Buona serata, saluto tutti del forum.
Vi seguo da un pò... almeno da Giugno, ma finora sono stato silenzioso. Assorbivo un pò della cultura sull'argomento che avete nel tempo offerto agli astanti, esponendo in modo chiaro i pregi e difetti delle varie configurazioni. Mi sono fatto pian piano l'idea che in questo forum si dicono delle verità.
Penso di aver letto molti interventi, anche vecchi, nonché le relative risposte.
Ovvio che, dato che non sono nel ramo idraulico (di lavoro faccio tutt'altro), mi sono rimasti dei lati oscuri, di cui mi rendo conto, e suppongo che ce ne saranno sicuramente molti altri, sempre oscuri, ma di cui non mi sono reso conto. E spero che me li evidenzierete.
A onor del vero con l'idraulica ho un approccio del tipo "fai da te", come con molti altri campi (tra cui l'elettronica, falegnameria, ferramenta, edilizia), con risultati alterni, talvolta lusinghieri, talvolta da piangere.
Quello che ho però sperimentato, in idraulica, è la poca inclinazione a curare gli "appassionati" da parte del personale che lavora nelle forniture per idraulici; della serie "se non sai di preciso cosa vuoi, misure e codici, non ci scassare...".
Forse non ho ancora trovato il posto giusto.
Ma veniamo a noi, cioè a me.
VOGLIO IL SOLARE, lo reputo cosa buona e giusta.
Famiglia di 4 persone. Zona climatica D. Gradi-giorno 1668. Provincia di Prato.
Casa su tre piani da mq 75 l'uno (terra, primo, mansarda non del tutto abitabile), libera su tre lati, scala nel mezzo della pianta. Vecchia, del 1920 (o giù di lì), soffitti di 3,50 m.
Impianto di riscaldamento, idraulico ed elettrico completamente rifatti nel 2006, senza pensare al solare (sigh). Termosifoni in ghisa nei piani bassi, in alluminio in mansarda (lì non c'erano).
Tre piani = 3 zone con cronotermostati che pilotano tre elettrovalvole alla base dei tre collettori (uno per piano) le quali danno il consenso alla caldaia e alla pompa di circolazione. I collettori non hanno regolazioni di mandata per singolo termosifone.
Caldaia a basamento, a metano, (caldaia 29 kw 24800 Kcal/h -- focolare 34 kw 29300 Kcal/h) vecchia ma sempre funzionante.
Boiler per ACS separato, sempre a metano: prima era un vecchio Idropi, s'è sfondato ed ho messo su temporaneamente uno scaldaacqua istantaneo Ariston senza fiamma pilota, preso in internet, neanche tanto modulante, attaccato al resto dell'impianto con collegamenti volanti ... molto temporanei.
La dipartita del boiler è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (nel vero senso della parola... perdeva!).... e ho deciso di compiere il passo verso il solare.
Assorbiti gli aspetti principali di un buon impianto, spero tutti, mi dirigerei verso:
- Caldaia a condensazione, metano, ad alta modulazione (da 10% a 100%) di 25 kw o giù di lì, sonda climatica esterna, con possibilità di blocco bruciatore;
- Solare a svuotamento, configurato in scarico;
- 4 Pannelli solari, verticali (penso di non avere spazio per metterli orizzontali);
- Accumulo di tipo Sanicube, da posizionare in mansarda accanto alla caldaia, lavatrice e lavatoio;
- Integrazione al riscaldamento;
- Valvole termostatiche ai termosifoni (...se obbligatorie);
- miscelatrice termostatica per la mandata ACS, per non scottarsi;
- bypass della caldaia sul circuito di riscaldamento (ma non ho capito comandata da chi/cosa)
;
Queste dichiarazioni d'intenti saranno prospettate all'idraulico (salvo vs. riflessioni), il quale mi dovrà accontentare.
Difficoltà:
Tetto a due falde, tegole marsigliesi, sotto le quali c'è (nell'ordine) guaina catramata, poliuretano espanso (5cm), soletta di cemento con rete elettrosaldata (5cm), laterizi, travicelli + travi in legno. Visto da sotto tra ogni travicello ci sono pannelli di stiferite.
Le falde sono orientate malissimo; una quasi a EST (115° = EST+25° quasi EST-SUDEST), l'altra esattamente contraria ad OVEST (295° = OVEST+25° quasi OVEST-NORDOVEST).
Ma non mi lascio demoralizzare.
Vediamo se riesco a spiegarmi a parole.
I due lati "bassi" del tetto di mia proprietà (quelli con le grondaie) sono quindi orientati male, uno degli altri due lati (quello che rimane circa verso nord) non è nelle mie disponibilità (altra famiglia), l'ultimo è il mio terzo lato libero. Se lo guardi dal giardino vedi il classico profilo a "V invertita", senza la grondaia. Questo lato della casa, aldilà delle due pendenze che mostra, è orientato a 205°, cioè SUD+25° che è in pratica ottimale (quasi).
Orbene, sapendo che per fare integrazione al riscaldamento si deve inclinare i pannelli a 56-60° gradi e quindi ci vogliono per forza i supporti a triangolo, avrei pensato di sistemare i pannelli "inclinati" lungo il bordo sinistro della falda che guarda a OVEST; bordo e pannelli starebbero quindi orientati a 205°. E forse riesco a recuperare ancora 5-10 gradi per fare il famoso SUD+15°.
Che differenza c'è rispetto a chi ha una falda correttamente orientata?
Che il bordo inferiore e superiore del "rettangolone" di pannelli (4 pannelli montati uno accanto all'altro) non è orizzontale ma inclinato di 20° (inclinazione della falda) . Questa ulteriore pendenza (che vede anche il fluido vettore quando va e viene) non dovrebbe, secondo me, dare problemi al corretto riempimento/svuotamento dell'impianto, a patto di curare le pendenze dei tubi di mandata e ritorno e di avere la possibilità di farle.
Che ne pensate ?
Vero che c'è del lavoro in più (e spese in più per i supporti triangolari) ma almeno ho l'integrazione al riscaldamento.
Quanta lunghezza della falda posso usare?
Dato che metto l'accumulo in mandarda e che un Sanicube (salvo errori) è alto 160 cm (più un pò di posto per le curve e per curare le pendenze), mi vedo diminuito lo "spazio" sul tetto per posizionare i pannelli perché non posso più utilizzare quella porzione di falda che va dalla "quota" degli attacchi all'accumulo scendendo fino alla fine del tetto.
Posso invece "coprire" lo spazio che va dal colmo del tetto scendendo fino alla quota in corrispondenza con la parte alta dell'accumulo (ecco perché pensavo a metterli verticali, occupano meno spazio lineare).
Quindi il dislivello tra il Sanicube e i pannelli sarebbe un'inezia.
Tubi da e per i pannelli. Questo è un altro punto oscuro. Nelle rappresentazioni degli impianti (live plant) e nelle loro spiegazioni, il tubo per la mandata ai pannelli (corredato delle due pompe) sembrerebbe uscire dall'accumulo a livello molto basso, e, vedendo anche le foto della scatola del gruppo pompe, direi che il tubo di mandata ai pannelli non parte né dall'altezza di 160cm (parte superiore del Sanicube) né dal suo basso ma dalla parte alta del gruppo pompe.
E' vero ?
Se fosse vero vorrebbe dire che mi aumenta lo spazio disponibile sul tetto, dato che riuscirei senz'altro a mantenere la pendenza tra la parte "bassa" dei pannelli solari e la parte alta delle pompe. E magari ci sta un pannello in più.
Sonda climatica a nord. Questo potrebbe essere un problema. Quanto nord dev'essere quel nord ?
I tre lati liberi della casa puntano da tutt'altra parte. Solo sul tetto posso "vedere il nord".
Come va posizionata? Suppongo non debba ricevere i raggi solari né essere esposta a parti riscaldate della casa, né mia né della famiglia accanto.
Potrei posizionarla in giardino, ma sarebbe molto lontano dalla caldaia.
Tre zone di riscaldamento. Che ne faccio delle zone ? Inchiodo le elettrovalvole su 'aperto' ?
E poi: Conviene far mettere ai collettori/distributori quegli appositi rubinettini per tarare
il flusso verso i singoli termosifoni?
Ho notato nel tempo che i termo ricevono quantità d'acqua diverse, tant'è che la pompa di circolazione (nella caldaia), non modulante, mi conviene tenerla alla massima di tre posizioni altrimenti qualche termo non si scalda.
Valvole termostatiche ai termosifoni ... sono obbligatorie si o no per la detrazione? e poi servono davvero ?
Staffe per tegole marsigliesi. Non sono riuscito a "vedere" in internet come sono fatte. Si vedono sempre quelle per coppi, tegole, tegole finlandesi (di catrame), per tetti d'alluminio, industriali, onduline, ecc. Ma non quelle che servirebbero a me.
Qualcuno ha esperienza? vanno bene lo stesso quelle per coppi ?
Profilati da fissare sulle suddette staffe. Ma che "profilo" hanno ? Ce ne sono diversi tipi o sono tutti uguali ?
Pannelli solari. Come vengono agganciati ai profilati ? Se ci sono degli "agganci" fatti apposta, sono tutti uguali o bisogna trovare "agganci" e profilati giusti per la marca del pannello?
Orientandosi verso i pannelli Rotex, per esempio, c'è una buon anima che mi posta un pò di foto dei particolari del pannello?
Forse non dovrei pensare a questi aspetti, ma a me piace sapere, nei limiti del possibile, a cosa vado incontro. Non mi "garba" scoprire poi le cose quando hai già speso un sacco di soldi.
Questi materiali sono reperibili anch'essi in forniture idrauliche?
Curiosità varie.
I pannelli, spente le pompe, si autosvuotano per gravità. L'acqua che si trova nei pannelli rientra nell'accumulo seguendo la direzione inversa rispetto al normale flusso imposto dalle pompe. Stesso percorso anche per l'acqua che, al momento dello stop delle pompe, si trovava già nella parte "discendente" dell'impianto (tra l'uscita dei pannelli -parte alta- e l'entrata in accumulo), perché viene in parte risucchiata indietro.
L'acqua quindi torna indietro; ma torna in accumulo "attraverso" le pompe, o c'è un bypass con valvole in modo da non attraversare la meccanica delle pompe ?
Ringrazio in anticipo chi si sarà letto tutta la pappardella, che mi rendo conto ora essere un'esagerazione.
Ringrazio ancor di più chi vorrà consigliarmi ed indicarmi gli errori.
Per i buoni samaritani ci saranno bistecche alla fiorentina, a fine impianto. Promesso.
Attendo fiducioso.
Ciao.
Vi seguo da un pò... almeno da Giugno, ma finora sono stato silenzioso. Assorbivo un pò della cultura sull'argomento che avete nel tempo offerto agli astanti, esponendo in modo chiaro i pregi e difetti delle varie configurazioni. Mi sono fatto pian piano l'idea che in questo forum si dicono delle verità.
Penso di aver letto molti interventi, anche vecchi, nonché le relative risposte.
Ovvio che, dato che non sono nel ramo idraulico (di lavoro faccio tutt'altro), mi sono rimasti dei lati oscuri, di cui mi rendo conto, e suppongo che ce ne saranno sicuramente molti altri, sempre oscuri, ma di cui non mi sono reso conto. E spero che me li evidenzierete.
A onor del vero con l'idraulica ho un approccio del tipo "fai da te", come con molti altri campi (tra cui l'elettronica, falegnameria, ferramenta, edilizia), con risultati alterni, talvolta lusinghieri, talvolta da piangere.
Quello che ho però sperimentato, in idraulica, è la poca inclinazione a curare gli "appassionati" da parte del personale che lavora nelle forniture per idraulici; della serie "se non sai di preciso cosa vuoi, misure e codici, non ci scassare...".
Forse non ho ancora trovato il posto giusto.
Ma veniamo a noi, cioè a me.
VOGLIO IL SOLARE, lo reputo cosa buona e giusta.
Famiglia di 4 persone. Zona climatica D. Gradi-giorno 1668. Provincia di Prato.
Casa su tre piani da mq 75 l'uno (terra, primo, mansarda non del tutto abitabile), libera su tre lati, scala nel mezzo della pianta. Vecchia, del 1920 (o giù di lì), soffitti di 3,50 m.
Impianto di riscaldamento, idraulico ed elettrico completamente rifatti nel 2006, senza pensare al solare (sigh). Termosifoni in ghisa nei piani bassi, in alluminio in mansarda (lì non c'erano).
Tre piani = 3 zone con cronotermostati che pilotano tre elettrovalvole alla base dei tre collettori (uno per piano) le quali danno il consenso alla caldaia e alla pompa di circolazione. I collettori non hanno regolazioni di mandata per singolo termosifone.
Caldaia a basamento, a metano, (caldaia 29 kw 24800 Kcal/h -- focolare 34 kw 29300 Kcal/h) vecchia ma sempre funzionante.
Boiler per ACS separato, sempre a metano: prima era un vecchio Idropi, s'è sfondato ed ho messo su temporaneamente uno scaldaacqua istantaneo Ariston senza fiamma pilota, preso in internet, neanche tanto modulante, attaccato al resto dell'impianto con collegamenti volanti ... molto temporanei.
La dipartita del boiler è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso (nel vero senso della parola... perdeva!).... e ho deciso di compiere il passo verso il solare.
Assorbiti gli aspetti principali di un buon impianto, spero tutti, mi dirigerei verso:
- Caldaia a condensazione, metano, ad alta modulazione (da 10% a 100%) di 25 kw o giù di lì, sonda climatica esterna, con possibilità di blocco bruciatore;
- Solare a svuotamento, configurato in scarico;
- 4 Pannelli solari, verticali (penso di non avere spazio per metterli orizzontali);
- Accumulo di tipo Sanicube, da posizionare in mansarda accanto alla caldaia, lavatrice e lavatoio;
- Integrazione al riscaldamento;
- Valvole termostatiche ai termosifoni (...se obbligatorie);
- miscelatrice termostatica per la mandata ACS, per non scottarsi;
- bypass della caldaia sul circuito di riscaldamento (ma non ho capito comandata da chi/cosa)
;
Queste dichiarazioni d'intenti saranno prospettate all'idraulico (salvo vs. riflessioni), il quale mi dovrà accontentare.
Difficoltà:
Tetto a due falde, tegole marsigliesi, sotto le quali c'è (nell'ordine) guaina catramata, poliuretano espanso (5cm), soletta di cemento con rete elettrosaldata (5cm), laterizi, travicelli + travi in legno. Visto da sotto tra ogni travicello ci sono pannelli di stiferite.
Le falde sono orientate malissimo; una quasi a EST (115° = EST+25° quasi EST-SUDEST), l'altra esattamente contraria ad OVEST (295° = OVEST+25° quasi OVEST-NORDOVEST).
Ma non mi lascio demoralizzare.
Vediamo se riesco a spiegarmi a parole.
I due lati "bassi" del tetto di mia proprietà (quelli con le grondaie) sono quindi orientati male, uno degli altri due lati (quello che rimane circa verso nord) non è nelle mie disponibilità (altra famiglia), l'ultimo è il mio terzo lato libero. Se lo guardi dal giardino vedi il classico profilo a "V invertita", senza la grondaia. Questo lato della casa, aldilà delle due pendenze che mostra, è orientato a 205°, cioè SUD+25° che è in pratica ottimale (quasi).
Orbene, sapendo che per fare integrazione al riscaldamento si deve inclinare i pannelli a 56-60° gradi e quindi ci vogliono per forza i supporti a triangolo, avrei pensato di sistemare i pannelli "inclinati" lungo il bordo sinistro della falda che guarda a OVEST; bordo e pannelli starebbero quindi orientati a 205°. E forse riesco a recuperare ancora 5-10 gradi per fare il famoso SUD+15°.
Che differenza c'è rispetto a chi ha una falda correttamente orientata?
Che il bordo inferiore e superiore del "rettangolone" di pannelli (4 pannelli montati uno accanto all'altro) non è orizzontale ma inclinato di 20° (inclinazione della falda) . Questa ulteriore pendenza (che vede anche il fluido vettore quando va e viene) non dovrebbe, secondo me, dare problemi al corretto riempimento/svuotamento dell'impianto, a patto di curare le pendenze dei tubi di mandata e ritorno e di avere la possibilità di farle.
Che ne pensate ?
Vero che c'è del lavoro in più (e spese in più per i supporti triangolari) ma almeno ho l'integrazione al riscaldamento.
Quanta lunghezza della falda posso usare?
Dato che metto l'accumulo in mandarda e che un Sanicube (salvo errori) è alto 160 cm (più un pò di posto per le curve e per curare le pendenze), mi vedo diminuito lo "spazio" sul tetto per posizionare i pannelli perché non posso più utilizzare quella porzione di falda che va dalla "quota" degli attacchi all'accumulo scendendo fino alla fine del tetto.
Posso invece "coprire" lo spazio che va dal colmo del tetto scendendo fino alla quota in corrispondenza con la parte alta dell'accumulo (ecco perché pensavo a metterli verticali, occupano meno spazio lineare).
Quindi il dislivello tra il Sanicube e i pannelli sarebbe un'inezia.
Tubi da e per i pannelli. Questo è un altro punto oscuro. Nelle rappresentazioni degli impianti (live plant) e nelle loro spiegazioni, il tubo per la mandata ai pannelli (corredato delle due pompe) sembrerebbe uscire dall'accumulo a livello molto basso, e, vedendo anche le foto della scatola del gruppo pompe, direi che il tubo di mandata ai pannelli non parte né dall'altezza di 160cm (parte superiore del Sanicube) né dal suo basso ma dalla parte alta del gruppo pompe.
E' vero ?
Se fosse vero vorrebbe dire che mi aumenta lo spazio disponibile sul tetto, dato che riuscirei senz'altro a mantenere la pendenza tra la parte "bassa" dei pannelli solari e la parte alta delle pompe. E magari ci sta un pannello in più.
Sonda climatica a nord. Questo potrebbe essere un problema. Quanto nord dev'essere quel nord ?
I tre lati liberi della casa puntano da tutt'altra parte. Solo sul tetto posso "vedere il nord".
Come va posizionata? Suppongo non debba ricevere i raggi solari né essere esposta a parti riscaldate della casa, né mia né della famiglia accanto.
Potrei posizionarla in giardino, ma sarebbe molto lontano dalla caldaia.
Tre zone di riscaldamento. Che ne faccio delle zone ? Inchiodo le elettrovalvole su 'aperto' ?
E poi: Conviene far mettere ai collettori/distributori quegli appositi rubinettini per tarare
il flusso verso i singoli termosifoni?
Ho notato nel tempo che i termo ricevono quantità d'acqua diverse, tant'è che la pompa di circolazione (nella caldaia), non modulante, mi conviene tenerla alla massima di tre posizioni altrimenti qualche termo non si scalda.
Valvole termostatiche ai termosifoni ... sono obbligatorie si o no per la detrazione? e poi servono davvero ?
Staffe per tegole marsigliesi. Non sono riuscito a "vedere" in internet come sono fatte. Si vedono sempre quelle per coppi, tegole, tegole finlandesi (di catrame), per tetti d'alluminio, industriali, onduline, ecc. Ma non quelle che servirebbero a me.
Qualcuno ha esperienza? vanno bene lo stesso quelle per coppi ?
Profilati da fissare sulle suddette staffe. Ma che "profilo" hanno ? Ce ne sono diversi tipi o sono tutti uguali ?
Pannelli solari. Come vengono agganciati ai profilati ? Se ci sono degli "agganci" fatti apposta, sono tutti uguali o bisogna trovare "agganci" e profilati giusti per la marca del pannello?
Orientandosi verso i pannelli Rotex, per esempio, c'è una buon anima che mi posta un pò di foto dei particolari del pannello?
Forse non dovrei pensare a questi aspetti, ma a me piace sapere, nei limiti del possibile, a cosa vado incontro. Non mi "garba" scoprire poi le cose quando hai già speso un sacco di soldi.
Questi materiali sono reperibili anch'essi in forniture idrauliche?
Curiosità varie.
I pannelli, spente le pompe, si autosvuotano per gravità. L'acqua che si trova nei pannelli rientra nell'accumulo seguendo la direzione inversa rispetto al normale flusso imposto dalle pompe. Stesso percorso anche per l'acqua che, al momento dello stop delle pompe, si trovava già nella parte "discendente" dell'impianto (tra l'uscita dei pannelli -parte alta- e l'entrata in accumulo), perché viene in parte risucchiata indietro.
L'acqua quindi torna indietro; ma torna in accumulo "attraverso" le pompe, o c'è un bypass con valvole in modo da non attraversare la meccanica delle pompe ?
Ringrazio in anticipo chi si sarà letto tutta la pappardella, che mi rendo conto ora essere un'esagerazione.
Ringrazio ancor di più chi vorrà consigliarmi ed indicarmi gli errori.
Per i buoni samaritani ci saranno bistecche alla fiorentina, a fine impianto. Promesso.
Attendo fiducioso.
Ciao.