kampa1 ha scritto:Ciao Sergio,
Si, l'ultima S sta per Solare. Ma l'accumulatore SC sembra identico ad un SCS, come involucro esterno come attacchi superiori e sopratutto per l'attacco del gruppo pompe.
Si, è il gemello dell'SCS, ma non dovrebbe essere predisposto per il solare (cioè non dovrebbe avere il tubo speciale immerso che invia la mandata solare nell'accumulo e l'attacco per i tubi del solare). Serve in caso si voglia un accumulo da riscaldare separatamente (ad es con termocamino o caldaia).
kampa1 ha scritto:Mi dirigo verso il SCS 538/16/16.
Dici che (per il ritorno riscaldamento) è fattibile :
- una delle due di carico ;
- collegare le due carico in serie ;
- collegare prima una delle carico e poi quella di integrazione ;
beh, gli effetti saranno diversi no? o cambia poco ?
Tra la 1 e la 3 non c'è grande differenza, tra la 1 e la 2 invece si, l'effetto dell'integrazione aumenta in modo abbastanza significativo.
Se prendi il 16/16 io collegherei tutte e tre le serpentine in serie, prima le due di carico (non c'è bisogno di un ordine preciso, sono uguali) e poi quella di integrazione. Altrimenti se lasci una serpentina di carico scollegata non ha senso prenderlo...
kampa1 ha scritto:Nel mio caso ACS e riscaldamento non se ne partono dal Sanicube andando verso l'alto perché lo metto in soffitta e quindi andranno verso il basso.
Resta da dire che nel topic "Valvola di ritegno solare termico" http://forum.portalsole.it/viewtopic.php?f=2&t=962
del marzo di quest'anno viene consigliato da Fabrizio proprio un sifone sul solare.
Ok, se dal Sanicube esci e vai direttamente verso il basso di fatto crei già il sifone termico.
In quel topic l'impianto solare non era a svuotamento.
kampa1 ha scritto:Dov'è che imposti un "setup di T" più basso ?
La regolazione climatica misura l'esterno e di conseguenza regola la T di mandata, seguendo la curva preimpostata.
Almeno io l'ho capita così.
Com'è che essa (leggi caldaia o regolazione) si rende conto della temperatura interna della casa ?
Intendi dire che interviene anche un sensore di temperatura interno ? Ci deve essere anche un termostato ?
Un sensore di T interno si può sempre montare, ma di per sè non è necessario.
Le caldaie a regolazione climatica hanno delle curve preimpostate di regolazione della T di mandata rispetto alla T esterna e quindi l'hai capita giusta. La preimpostazione corrisponde ad una temperatura "nominale" di 20°, che non viene mai misurata dalla caldaia, e che può corrispondere ad una T reale di comfort per l'utente. Potrebbe perciò corrispondere a 20° reali se all'utente va bene... oppure di più, oppure di meno.
Così come le curve sono selezionabili, anche la T nominale è selezionabile. Andando a modificare la T nominale vai a traslare la curva verso destra (se abbassi la T nominale) o verso sinistra (se alzi la T nominale). In realtà la sposti anche un po' in alto e un po' in basso, oltre che sinistra/destra.
Ad esempio, tipicamente hai la possibilità di selezionare una T nominale diurna (es. 20°) ed una T nominale notturna (es. 18°), così che la caldaia si autoregoli di notte in modo da non cercare di tenerti la casa alla stessa T del giorno mentre stai sotto le coperte. Cioè lei va a spostare la curva scelta in modo da farla corrispondere ad una T nominale più bassa, andando di conseguenza a regolare mandate a T più bassa di notte rispetto a quelle che sarebbero richieste a parità di T esterna di giorno.