come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
Moderatori: sergio&teresa, paolo
come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
abito a Busto Arsizio. Da aprile 2011 ho in funzione un impianto FV da 9.2 e da novembre dello stesso anno, ho modificato il mio impianto termico eliminando la vecchia,ma non tanto (13 anni), caldaia a metano, installando sul tetto 3 pannelli V 26 , sull torretta l'unità esterna da 11 KW con assorbimento 4.66 KW , all'interno, nel sottotetto, è stata fissata al muro il modulo scambiatore indor anche per il raffrescamento, mentre a terra è stato posizionato il sanicube da 500 litri. Tutto questo per riscaldare / raffreddare il mio appartamento al primo piano di circa 95 mq + mansarda mantenendo i termosifoni in ghisa coaudiuvandoli con 4 split che al momento ho utilizzato solo per raffrescare. Chi mi ha proposto e malprogettato questa trasformazione sono qui geni di Legnano che hanno pensato di far funzionare tutto con l'energia elettrica. In realtà, la mia produzione di energia el. per il 2012 è stata di 11.600 KWh mentre ne ho consumati 11.950 utilizzandone soltanto 3.300 dal FV e prelevandone dal contatore ENEL ben 8.600 pagandoli a caro prezzo (circa 2.700€ 0.295/KWh) e incassando per la vendita dell'energia in esubero (8.300 KWh) circa 480 €. Nel solo mese di dicembre ho prelevato 1.940 KWh utilizzanzo solo 184 KWh del FV. Da qui, un vuoto allo stomaco e l'idea di reinserire una caldaia a condensazione da far funzionare in automatico quando la produzione solare è sotto i 4 KWh. Pensavo di essermi affidato a dei tecnici seri ed invece mi trovo ad aver sostenuto un investimento importante senza ottenere il beneficio sperato. E' per questo che sottopongo il caso sicuro di riuscire a capire come venirne fuori. Oltre ad aggiungere la caldaia da far funzionare quando l'impianto FV non raggiunge la produzione di 4 KWh, potrei anche valutare l'aggiunta di un 4° pannello da posizionare sul lato est del tetto, sempre che ci sia lo spazio. Certamente il tutto va calibrato e armonizzato e qui devo alzare le braccia perchè io personalmente non sono in grado di intervenire. A questo punto spero che qualcuno di voi possa venirmi a trovare a Busto A. Ringraziando anticipatamente chi vorrà dare dei suggerimenti saluto calorosamente tutti. Ora vedrò se sono in grado di inserire una foto della casa.
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
PpDoc ha scritto:
Tutto questo per riscaldare / raffreddare il mio appartamento al primo piano di circa 95 mq + mansarda mantenendo i termosifoni in ghisa coaudiuvandoli con 4 split che al momento ho utilizzato solo per raffrescare.
Nel solo mese di dicembre ho prelevato 1.940 KWh utilizzanzo solo 184 KWh del FV. Da qui, un vuoto allo stomaco e l'idea di reinserire una caldaia a condensazione da far funzionare in automatico quando la produzione solare è sotto i 4 KWh.
Pensavo di essermi affidato a dei tecnici seri ed invece mi trovo ad aver sostenuto un investimento importante senza ottenere il beneficio sperato.
potrei anche valutare l'aggiunta di un 4° pannello da posizionare sul lato est del tetto, sempre che ci sia lo spazio.
Inninzi tutto il materiale che hai messo e' di ottima qualita e i problemi e consumi che riscontri, sono decisamente alti e non compatibili con la tecnologia che stai usando.
Purtroppo le PDC sono macchine che hanno rendimenti davvero notevoli ma a patto che siano regolati BENE se no i vantaggi vaddo a farsi benedire e producono mal di pancia e insoddisfazioni.
Occorre :
- verificare prima di tutto che la PDC lavori in climatica e che funzioni sempre 24 h al gg.
- eventualmente ottimizzare spostando i carichi maggiormente nella fascia diurna privilegiando una pendenza della curva climatica diurna che aumenti i carichi in corrrispondenza della produzione FV
- verificare che non ci siano fughe di calore dal bioler
- verificare la taratura dell'ACS che deve essere compatibile con il funzikonamento di una PDC ( quindi set di intervento preferibilmente bassi )
Avere questi punti configurati male significa aumentare i consumi a dismisura.
Il pannello in piu' ad est produrra solo un aumento dei costi senza nessun beneficio.
Sarebbe interessante conoscere il grado di dispersione dell'involucro e/o gli investimenti eventualmente fatti x ridurre il carico termico.
Saluti,
F.
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
fcattaneo ha scritto:... privilegiando una pendenza della curva climatica diurna che aumenti i carichi in corrrispondenza della produzione FV ...
Non ho capito come si possa fare. La climatica si può fare per fascia oraria ? Tnx.
Casa a Vigevano (PV) - Zona Climatica E - Gradi giorno 2.544
140 m2 (120 m2 + 20 m2 rialzati)
EPH 25,98 kW/m2a [senza FV]
Risc/raffr pavimento
PdC Rotex HPSU Compact 508 6 kW + FV 3kW
UTA compatta VMC Italia LET
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- sergio&teresa
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- Iscritto il: mer giu 24, 2009 10:29 pm
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
Io vorrei vedere anche lo schema dell'impianto, in particolare come è collegato il solare termico.
@Emiliano: le curve climatiche normalmente sono impostate per mantenere una certa T nominale in casa (ad esempio 20°). Se la centralina lo permette, basta aumentare la T nominale di giorno e diminuirla di notte. La pendenza rimarrà uguale, ma la curva si sposta più in alto o più in basso. Nella mia caldaia funziona così.
@Emiliano: le curve climatiche normalmente sono impostate per mantenere una certa T nominale in casa (ad esempio 20°). Se la centralina lo permette, basta aumentare la T nominale di giorno e diminuirla di notte. La pendenza rimarrà uguale, ma la curva si sposta più in alto o più in basso. Nella mia caldaia funziona così.
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
sergio&teresa ha scritto:
@Emiliano: le curve climatiche normalmente sono impostate per mantenere una certa T nominale in casa (ad esempio 20°). Se la centralina lo permette, basta aumentare la T nominale di giorno e diminuirla di notte. La pendenza rimarrà uguale, ma la curva si sposta più in alto o più in basso. Nella mia caldaia funziona così.
Io mi riferivo al fatto che le centraline Rotex delle caldaie hanno la possibilita di inserire 2 curve ( notte e comfort) con 2 pendenze diverse e attivabili tramite un cronotermostarto interno settimanale.
Se le PDC hanno la stessa logica dovrebbero avere 2 curve anche loro e in questo caso e' possibile ottimizzare la produzione di FV diurna agendo sulle pendenze.
Mi informero' su questa cosa...
Ciao,
F.
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
fcattaneo ha scritto:Io mi riferivo al fatto che le centraline Rotex delle caldaie hanno la possibilita di inserire 2 curve ( notte e comfort) con 2 pendenze diverse e attivabili tramite un cronotermostarto interno settimanale.
Non sono sicuro di aver colto. L'idea sarebbe quella di far "scaldare" il pavimento più del necessario di giorno (usando il FV) accumulando in qualche modo e poi sfruttarlo la notte ? Tnx.
Casa a Vigevano (PV) - Zona Climatica E - Gradi giorno 2.544
140 m2 (120 m2 + 20 m2 rialzati)
EPH 25,98 kW/m2a [senza FV]
Risc/raffr pavimento
PdC Rotex HPSU Compact 508 6 kW + FV 3kW
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
fcattaneo ha scritto:PpDoc ha scritto:
Tutto questo per riscaldare / raffreddare il mio appartamento al primo piano di circa 95 mq + mansarda mantenendo i termosifoni in ghisa coaudiuvandoli con 4 split che al momento ho utilizzato solo per raffrescare.
Nel solo mese di dicembre ho prelevato 1.940 KWh utilizzanzo solo 184 KWh del FV. Da qui, un vuoto allo stomaco e l'idea di reinserire una caldaia a condensazione da far funzionare in automatico quando la produzione solare è sotto i 4 KWh.
Pensavo di essermi affidato a dei tecnici seri ed invece mi trovo ad aver sostenuto un investimento importante senza ottenere il beneficio sperato.
potrei anche valutare l'aggiunta di un 4° pannello da posizionare sul lato est del tetto, sempre che ci sia lo spazio.
Inninzi tutto il materiale che hai messo e' di ottima qualita e i problemi e consumi che riscontri, sono decisamente alti e non compatibili con la tecnologia che stai usando.
Purtroppo le PDC sono macchine che hanno rendimenti davvero notevoli ma a patto che siano regolati BENE se no i vantaggi vaddo a farsi benedire e producono mal di pancia e insoddisfazioni.
Occorre :
- verificare prima di tutto che la PDC lavori in climatica e che funzioni sempre 24 h al gg.
- eventualmente ottimizzare spostando i carichi maggiormente nella fascia diurna privilegiando una pendenza della curva climatica diurna che aumenti i carichi in corrrispondenza della produzione FV
- verificare che non ci siano fughe di calore dal bioler
- verificare la taratura dell'ACS che deve essere compatibile con il funzikonamento di una PDC ( quindi set di intervento preferibilmente bassi )
Avere questi punti configurati male significa aumentare i consumi a dismisura.
Il pannello in piu' ad est produrra solo un aumento dei costi senza nessun beneficio.
Sarebbe interessante conoscere il grado di dispersione dell'involucro e/o gli investimenti eventualmente fatti x ridurre il carico termico.
Saluti,
F.
Non sono molto pratico e quindi non vorrei sbagliare.
Per rispondere è giusto quello che sto facendo ora ? Chiedo perchè prima ho scritto diverse cose come adesso , ho schiacciato invia, ma purtroppo non l'ho visto pubblicato. Mi potete spiegare esattamente come si deve fare ? grazie
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
EmilianoM ha scritto:
Non sono sicuro di aver colto. L'idea sarebbe quella di far "scaldare" il pavimento più del necessario di giorno (usando il FV) accumulando in qualche modo e poi sfruttarlo la notte ? Tnx.
Bravissimo.. hai centrato.
Con 2 curve climatiche e' possibile fare questa cosa...
F.
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
ho fatto un po' di casino con "quote" ma il messaggio di imbranataggine è uscito.
Volevo chiedere alcune precisazioni a Fabrizio :
- la PDC è attiva 24 h
- cosa vuole dire "lavori in climatica" ?
per il momento ho capito che il termostato ambiente deve avere al massimo 1 grado di delta tra giorno e notte e questo ho impostato (20 giorno 19 notte), in più ho abbassato la temperatura di mandata dai 55 ai 50°C.
Altre manovre sulla centralina non so se sono in grado di farle riferendomi soprattutto al discorso di spostare i carichi nella fascia diurna di produzione FV.
Una domanda : il mio impianto FV è ottimizzato e monitorato 24 su24 dal sistema israeliano SolarEdge, la cosa può servire,non so come, interfacciandolo con il sistema termico ?
- come si fa a verificare le fughe di calore dal sanicube ?
- la temperatura dell'AS a quanto deve essere impostata ?
- mi hai chiesto del grado di dispersione termica. Non ne ho proprio idea. La casa è del 1933 con struttura in cemento armato (una delle prime) e 25 cm lo spessore dei mattoni del tamponamento perimetrale. I serramenti dopo 80 anni sono ancora molto efficienti senza spifferi. Li ho aggiornati qualche anno fa sostituendo i vetri semplici con delle vetrocamere da 9 mm. L'isolamento del tetto l'ho realizzato facendo venire una ditta specializzata che mi ha soffiato il poliuretano sulle pareti perimetrali (3 cm) e sotto le tegole (4 cm), che erano a vista, e che ho protetto con del cartone, realizzando di fatto un isolamento tipo cella guadagnando da un giorno all'altro circa 19°C. In allegato qualche foto dell'angusto posto del sottotetto dove ho piazzato la centrale termica. ciao Pp
Volevo chiedere alcune precisazioni a Fabrizio :
- la PDC è attiva 24 h
- cosa vuole dire "lavori in climatica" ?
per il momento ho capito che il termostato ambiente deve avere al massimo 1 grado di delta tra giorno e notte e questo ho impostato (20 giorno 19 notte), in più ho abbassato la temperatura di mandata dai 55 ai 50°C.
Altre manovre sulla centralina non so se sono in grado di farle riferendomi soprattutto al discorso di spostare i carichi nella fascia diurna di produzione FV.
Una domanda : il mio impianto FV è ottimizzato e monitorato 24 su24 dal sistema israeliano SolarEdge, la cosa può servire,non so come, interfacciandolo con il sistema termico ?
- come si fa a verificare le fughe di calore dal sanicube ?
- la temperatura dell'AS a quanto deve essere impostata ?
- mi hai chiesto del grado di dispersione termica. Non ne ho proprio idea. La casa è del 1933 con struttura in cemento armato (una delle prime) e 25 cm lo spessore dei mattoni del tamponamento perimetrale. I serramenti dopo 80 anni sono ancora molto efficienti senza spifferi. Li ho aggiornati qualche anno fa sostituendo i vetri semplici con delle vetrocamere da 9 mm. L'isolamento del tetto l'ho realizzato facendo venire una ditta specializzata che mi ha soffiato il poliuretano sulle pareti perimetrali (3 cm) e sotto le tegole (4 cm), che erano a vista, e che ho protetto con del cartone, realizzando di fatto un isolamento tipo cella guadagnando da un giorno all'altro circa 19°C. In allegato qualche foto dell'angusto posto del sottotetto dove ho piazzato la centrale termica. ciao Pp
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
PpDoc ha scritto: riscaldare / raffreddare


Hai normali termostati ambiente o hai la centralina che corregge la regolazione climatica?
Per avere vantaggio dalla macchina devi scendere con le temperature di mandata il più possibile. Per far questo devi mettere tutti i termostati al massimo e abilitare la regolazione climatica.
Dal manuale dovresti trovare:
Come si escludono le resistenze elettriche
Come si abilita la regolazione climatica
Impostare la regolazione climatica.
Parti con 35° a 5° esterni e 45° a -5°, vuol dire che man mano che la temperatura esterna si abbassa, la temperatura di mandata aumenta.
Fai delle prove cercando di avere confort in casa e la temperatura di mandata il più bassa possibile
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
PpDoc ha scritto:
per il momento ho capito che il termostato ambiente deve avere al massimo 1 grado di delta tra giorno e notte e questo ho impostato (20 giorno 19 notte), in più ho abbassato la temperatura di mandata dai 55 ai 50°C.
Significa che la tua PDC produce sempre a temperatura di mandata fissa di 50 gradi ? ( indipendentemente dalla temperatura esterna ? ).
Se funziona cosi stai consumanndo dal doppio al triplo di quello che ti serve... ma significa anche che basta una semplice regolazione per sistemare bene il tuo impianto

F.
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
Non ho nessuna sonda esterna esterna e collegata alla centralina dell'unità di scambio interna un banalissimo termostato Fantini e quindi mi sa di si che produce sempre a temperatura di mandata fissa di 50°.
Chi mi può risistemare la regolazione ?
descrizione dell'impianto termico :
3 collettori solari V26P
Accumulatore HYC 544/32/0
Centralina solare/scambiatore RPS (164106-39)
questi sono i parametri scritti a mano dal tecnico che ha fatto il collaudo :
Delta t On 15° differenza T utile x l'avvio del sistema
" Off 2° " " x l'arresto "
Tk. max 75° temperatura "booster"
Ts Min 45° temperatura minima, solo in presenza di contatto BSK (che non so cosa vul dire !)
Chi mi può risistemare la regolazione ?
descrizione dell'impianto termico :
3 collettori solari V26P
Accumulatore HYC 544/32/0
Centralina solare/scambiatore RPS (164106-39)
questi sono i parametri scritti a mano dal tecnico che ha fatto il collaudo :
Delta t On 15° differenza T utile x l'avvio del sistema
" Off 2° " " x l'arresto "
Tk. max 75° temperatura "booster"
Ts Min 45° temperatura minima, solo in presenza di contatto BSK (che non so cosa vul dire !)
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Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
La sonda esterna e' nell'unita esterna...
Qua trovi il manuale della tua PDC redatto in varie lingue tra cui l'Italiano... ho passato un oretta a studiarlo...
Riferendoci alla parte in Italiano a pagina 8 e' spiegato come impostare il set point in modo dipendente dal clima.
( dovresti averlo gia' cosi.. )
A Pagina 13 c'e' come si modificano i parametri chiamati " impostazioni in loco", da dove poi si impostera' la curva climatica.
A Pagina 14 e' spiegato come si settano i parametri dipendenti dal clima... ioe' la curva climatica.
Il parametro 1-01 setta il valore di temperatura esterna minima ( impostare -5 )
Il parametro 1-02 setta il valore di temperatura esterna massima ( impostare 18 )
Il parametro 1-03 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna minima o inferiore ( impostare 45 )
Il parametro 1-04 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna massima o superiore ( impostare 24 )
Questi 2 ultimi parametri di fatto determinano la calibrazione della curva climatica.
E' importante settarli a questi valori che suggerisco ed eventualmente modificarli dopo secondo l'effettiva temperatura che si avra' in casa.
ciao,
F.
PS.. quando li modifichi verifica il valore ora presente, che lo analizziamo...
Qua trovi il manuale della tua PDC redatto in varie lingue tra cui l'Italiano... ho passato un oretta a studiarlo...
Riferendoci alla parte in Italiano a pagina 8 e' spiegato come impostare il set point in modo dipendente dal clima.
( dovresti averlo gia' cosi.. )
A Pagina 13 c'e' come si modificano i parametri chiamati " impostazioni in loco", da dove poi si impostera' la curva climatica.
A Pagina 14 e' spiegato come si settano i parametri dipendenti dal clima... ioe' la curva climatica.
Il parametro 1-01 setta il valore di temperatura esterna minima ( impostare -5 )
Il parametro 1-02 setta il valore di temperatura esterna massima ( impostare 18 )
Il parametro 1-03 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna minima o inferiore ( impostare 45 )
Il parametro 1-04 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna massima o superiore ( impostare 24 )
Questi 2 ultimi parametri di fatto determinano la calibrazione della curva climatica.
E' importante settarli a questi valori che suggerisco ed eventualmente modificarli dopo secondo l'effettiva temperatura che si avra' in casa.
ciao,
F.
PS.. quando li modifichi verifica il valore ora presente, che lo analizziamo...
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
Il parametro 1-01 setta il valore di temperatura esterna minima ( impostare -5 )
Il parametro 1-02 setta il valore di temperatura esterna massima ( impostare 18 )
Il parametro 1-03 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna minima o inferiore ( impostare 45 )
Il parametro 1-04 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna massima o superiore ( impostare 24 )
Questi 2 ultimi parametri di fatto determinano la calibrazione della curva climatica.
E' importante settarli a questi valori che suggerisco ed eventualmente modificarli dopo secondo l'effettiva temperatura che si avra' in casa.
ciao,
F.
PS.. quando li modifichi verifica il valore ora presente, che lo analizziamo...[/quote]
i parametri riscontrati erano : 1-01 era impostato a +5
-02 20
-03 55
-4 37
sono le 18e50 e sono salito a vedere le temperature che erano 42° sulla linea della pompa che manda ai termosifoni mentre l'Ybridcube segnava 61° in accumulo e 36° in basso. nel mio appartamento la temperatura è di circa 21°con il termostato ambiete fissato a 22.
Oggi quando ci siamo sentiti verso le 16.30 mi ero un po' preoccupato perchè avevo sentito piuttosto caldo il termosifone e il termometro a 10 cm dalla pompa di mandata ai termosifoni di casa segnava 58°. probabilmente stava ripristinando la temperatura dell'acqua sanitaria.
Comunque, come anche tu hai detto , sarà meglio dare un'occhiata dal vero in modo che ti renda conto perfettamente come è stato impostato l'impianto e vedere di trovare la soluzione ottimale ed economicamente più valida per far funzionare il tutto, magari inserendoanche una instantanea a gas. Una volta che riusciremo ad illustrare bene la situazione anche agli amici del forum, vagliando le diverse ipotesi,sono sicuro che riusciremo ad avere la soluzione migliore .
Il parametro 1-02 setta il valore di temperatura esterna massima ( impostare 18 )
Il parametro 1-03 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna minima o inferiore ( impostare 45 )
Il parametro 1-04 setta il valore che avra la T di mandata quando fuori ci sara' la T esterna massima o superiore ( impostare 24 )
Questi 2 ultimi parametri di fatto determinano la calibrazione della curva climatica.
E' importante settarli a questi valori che suggerisco ed eventualmente modificarli dopo secondo l'effettiva temperatura che si avra' in casa.
ciao,
F.
PS.. quando li modifichi verifica il valore ora presente, che lo analizziamo...[/quote]
i parametri riscontrati erano : 1-01 era impostato a +5
-02 20
-03 55
-4 37
sono le 18e50 e sono salito a vedere le temperature che erano 42° sulla linea della pompa che manda ai termosifoni mentre l'Ybridcube segnava 61° in accumulo e 36° in basso. nel mio appartamento la temperatura è di circa 21°con il termostato ambiete fissato a 22.
Oggi quando ci siamo sentiti verso le 16.30 mi ero un po' preoccupato perchè avevo sentito piuttosto caldo il termosifone e il termometro a 10 cm dalla pompa di mandata ai termosifoni di casa segnava 58°. probabilmente stava ripristinando la temperatura dell'acqua sanitaria.
Comunque, come anche tu hai detto , sarà meglio dare un'occhiata dal vero in modo che ti renda conto perfettamente come è stato impostato l'impianto e vedere di trovare la soluzione ottimale ed economicamente più valida per far funzionare il tutto, magari inserendoanche una instantanea a gas. Una volta che riusciremo ad illustrare bene la situazione anche agli amici del forum, vagliando le diverse ipotesi,sono sicuro che riusciremo ad avere la soluzione migliore .
Re: come ridimensionare e ottimizzare un impianto malprogettato
PpDoc ha scritto: l'Ybridcube segnava 61° in accumulo e 36° in basso
Abbassa il set point ACS, 61° sull' accumulo è una temperatura esagerata, 45° dovrebbero bastare e avanzare.
Ciao
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