Eccomi, mille grazie per la fotografia. Come posso essere utile?
Ho gli stessi pannelli V26, ed ho dato loro un'occhiata, pensando a come poterli aprire.
Per quello che posso vedere dall'esterno, direi che vengono assemblati icollando insieme tra loro (o forse unendo con delle squadrette e delle viti, all'interno) vari pezzi di profilati in alluminio per formare il telaio.
Poi, dal davanti, viene inserito il fondo, un foglio di materiale leggero semirigido.
Quindi, sempre dal davanti, viene inserito un foglio di lana di roccia che funge da isolante, e quindi il foglio di metallo dell'assorbitore con saldati i tubicini in cui scorre l'acqua ed i manicotti di collegamento che sporgono all'esterno (quello della foto che hai pubblicato).
In ultimo, il davanti del pannello viene chiuso con una lastra di vetro, apparentemente fissata con un adesivo gommoso/bituminoso.
La lastra di vetro, che sembra l'unico elemento piano fissato rigidamente al telaio in alluminio, dà la necessaria rigidità al tutto, come i parabrezza delle automobili.
Se la mia supposizione di come il pannello è assemblato è corretta, immagino che per accedere a suo interno sia necessario fare ciò che si fa per sostituire i parabrezza danneggiati delle auto, ovvero tagliare l'adesivo bituminoso che fissa il vetro al telaio.
Credo che chiunque abbia una buona abilità manuale -e la voglia di impegnarsi nella cosa- possa togliere il vetro per aprire il pannello e ripararlo (saldare a stagno con il cannello i tubi in rame dove perdono, suppongo) e richiuderlo, ma credo anche che, soprattutto per un profano, non sia un lavoro "di 10 minuti".
Chi fa questo lavoro sui parabrezza delle auto usa degli strumenti non sofisticati, ma comunque costruiti appositamente.
In particolare una spece di coltello con una corta lama ad "L" e una doppia inpugnatura, che permette di tagliare il mastice che fissa il vetro attorno ed al di sotto di esso, esercitando una notevole forza fisica a trazione.
Penso che, una volta separato dal pannello, il vetro possa essere maneggiato anche senza le ventose specifiche che usano i professionisti, ma comunque si tratta sempre di maneggiare un vetro di 200x130cm, spesso non più di 4-5mm...
Probabilmente il vetro è temperato e -per ciò che è- relativamente robusto, ma comunque...
Poi, per fissare il parabrezza nuovo, dopo avere ripulito bene la sede, viengono utilizzati un primer ed un adesivo specifici (immagino che la resistenza meccanica, l'elasticità e la resistenza agli agenti atmosferici ed alle escursioni termiche siano fondamentali).
Se dovessi farlo io, probabilmente proverei a contattare qualcuno che sostituisce parabrezza e gli chiederei sia un parere professionale che un preventivo per l'apertura e chiusura del pannello.
Esclusi eventuali costi di viaggio, mi aspetterei una cifra non superiore ai 100 Euro, visto che la maggior parte degli altissimi prezzi applicati per la sostituzione dei parabrezza è attribuita al costo (folle) del ricambio.
Ho provato a considerare anche la possibilità di accedere dal lato posteriore, tagliando a filo del profilato in alluminio con un semplice taglierino il foglio di materiale flessibile che chiude il pannello (poi bisognerà trovare un modo di richiuderlo, ma credo che il lato posteriore sia meno critico, perchè meno esposto a sole/acqua).
A fronte della evedente maggior facilità di accesso, vedo il possibile rischio che la riparazione/saldatura da fare sia sul lato anteriore dell'assorbitore, richiedendo la rimozione dello stesso, e che questo non passi dall'apertura posteriore perchè questa è troppo piccola (più piccola che dal lato del vetro).
"Brasare" (saldare con il cannello) a stagno su rame non è difficile, ma se non lo hai mai fatto suggerirei, prima di lavorare sul pannello, di fare qualche prova con dei pezzi di tubo di diametro e spessore simile che puoi permetterti di buttare.
Fammi sapere se posso essere utile
Ciao,
gborgo