Quanti collettori per sanicube da 500L?

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » sab lug 23, 2011 10:34 am

daniele83 ha scritto:La caldaia propostami è una 25Kw


Immaginavo....

L' abitazione sarà in classe B o C e avrà un carico termico X a una temperatura Y di progetto.

Per esempio un ' abitazione simile può avere un carico termico di 5 - 6 kW a -5° esterni.

Vuol dire che per riscaldare l' abitazione in quella condizione mi servirà una caldaia da 6 kW. Aggiungi spunti, rendimento impianto e un margine di sicurezza potrebbe bastare una caldaia da 10 kW.
Inoltre confrontando la curva di carico termico dell' edificio si può trovare che a 15° la potenza da impegnare sia anche inferiore al kW.

Conclusioni:
La caldaia da 25 kW per riscaldamento è sovradimensionata inoltre difficilmente andrà a modulare sotto i 6 kW.
I 25 kW servono per la produzione di ACS in istantanea ma se sfrutto il ritorno del riscaldamento per preriscaldare i 25 kW sono esagerati!
Il solare termico invece potrebbe produrre tranquillamente 0.6 -0.8 kW che andranno integrati con la caldaia. D' accordo avrà i cicli on/off ma purtroppo a quelle condizioni saranno comunque inevitabili.

Mi permetto di inserire una scheda tecnica di una caldaia (a caso ) che potrebbe andar bene.
Secondo me la caldaia va dimensionata per il riscaldamento in BT in regolazione climatica e garantire ACS con l' uso dell' accumulo, proprio come si fa con una PDC.
In questo modo si fa lavorare sempre la caldaia in condensazione portando i rendimenti superiori al 100%.
I cicli on/off si avranno solo nelle mezze stagioni ma saranno prolungati per la presenza di un volano termico da 500 lt!!!

http://www.elco-ecoflam.com/mountpoint/ ... on%20s.pdf


Ciao

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda daniele83 » sab lug 23, 2011 11:36 am

grazie jekterm,
immaginavo che la caldaia che ho in preventivo fosse troppo potente...però ci tengo a sottolineare il fatto che l'ho chiesta espressamente io al mio idraulico (che comunque mi avrebbe preventivato lo stesso una Beretta) proprio perchè con il sistema in "scarico" avevo bisogno di una caldaia istantanea e ho visto che questa ha un ampio campo di modulazione che su altre caldaie non ho trovato 1:10 in più ha la regolazione climatica di serie ma purtroppo di quel modello la 25Kw è la taglia più piccola che fanno.

Immagine

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Scusate ma non si vede molto bene comunque:

Potenza termica (80/60C°) max/min 25/2.49
Potenza termica (50/30C°) max/min 26.2/2.69

Certo non sarà un 1 Kw ma anche 2.69 per una 25Kw non è male direi

Comunque proverò a interfacciarmi con l'idraulico per la ecoflam......

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » sab lug 23, 2011 1:39 pm

Non devi contattare l' idraulico ma il progettista e in base alla curva di carico termico dell' edificio capire se può andar bene la caldaia.

Per l' impianto radiante assicurati che il passo di posa sia 5-10

Ciao

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda sergio&teresa » sab lug 23, 2011 3:32 pm

Jek, ma così lo terrorizzi, povera stella... :D :D

Si convive anche con impianto a pavimento e caldaia a 25 kW, ne posso essere testimone (la mia è da 26). Va configurata bene (io ho avuto qualche difficoltà al primo anno), ma ci si convive, e sia per l'acs che per il riscaldamento.

Io insisto sul non far passare il ritorno del riscaldamento nel Sanicube solo con due pannelli....

Daniele, quanto ti hanno detto sulle temperature da usare nel radiante è corretto (con 80° di mandata sul pavimento non ci potresti camminare...! :D )

Ciao
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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda daniele83 » sab lug 23, 2011 3:50 pm

grazie di nuovo e scusate se continuo a stressarVi con le mie domande ma un pò per curiosità,un pò perchè vorrei approfondire l'argomento,un pò per il mio spirito ecologista e soprattutto per non sabgliare impianto e massimizzare il rendimento vorrei farVi altre domande....
-ma il far passare il ritorno del riscaldamento nel Sanicube vorrebbe fare integrazione al riscaldamento?
-e se così fosse se anzichè 2 V21 lo facessi con 2 V26 potrebbe andare o devo per forza utilizzare almeno 3 collettori (V21 o V26?)....
-Che influenza ha il passo di posa sul rendimento dell'impianto?
-Che problemi potrebbe darmi una caldaia sovradimensionata?

Grazie di nuovo e complimenti per il forum che è l'unico dove si possono apprendere tante informazioni senza essere derisi e/o quant'altro da gente che si crede chissà chi......

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda STAFF » sab lug 23, 2011 4:30 pm

Jekterm ha scritto:
Per esempio un ' abitazione simile può avere un carico termico di 5 - 6 kW a -5° esterni.

Vuol dire che per riscaldare l' abitazione in quella condizione mi servirà una caldaia da 6 kW. Aggiungi spunti, rendimento impianto e un margine di sicurezza potrebbe bastare una caldaia da 10 kW.


Conclusioni:
La caldaia da 25 kW per riscaldamento è sovradimensionata inoltre difficilmente andrà a modulare sotto i 6 kW.
I 25 kW servono per la produzione di ACS in istantanea ma se sfrutto il ritorno del riscaldamento per preriscaldare i 25 kW sono esagerati!

Il solare termico invece potrebbe produrre tranquillamente 0.6 -0.8 kW che andranno integrati con la caldaia. D' accordo avrà i cicli on/off ma purtroppo a quelle condizioni saranno comunque inevitabili.




La caldaia deve essere dimensionata x la poduzione di ACS considerando un ingresso di acquedotto freddo ( cosa che puo succedere nel caso faccia brutto x molti giorni e non si faccia integrazione al riscaldamento x non penalizzare la produzione del solare termico [situazione auspicabile in un impianto con soli 2 pannelli])

Ecco che purtroppo deve usare una 25 kw.. con produzione istantanea di ACS... ed ecco perche una PDC Batte 10 a zero qualsiasi caldaia in una casa in classe B o C .... ( perche ha un range di modulazione molto piu' ampio ).

Il dilemma riguarda piuttosto se è il caso di utilizzare una caldaia x solo riscaldamento ( che normalmente ha una potenza molto piu' bassa ) e fare ACS direttamente nell'accumulo solare rinunciando alla configurazione "in scarico", oppure se conviene utilizzare produrre ACS in istantanea enfatizzando al massimo la produzione del solare termico e diminuendo contestualmente al minimo le perdite di calore.

Non e' facile sapere quale delle 2 configurazioni e' quella giusta.. personlmente penso che se il generatore di calore e' una caldaia e' meglio utilizzare una configurazione in scarico con caldaia in serie; mentre se il generatore di calore e' una PDC modulante ha senso optare per una configurazione in carico allo scopo di enfatizzare il funzionamento a carico parziale del generatore anche a danno del solare termico e delle perdite dio calore dell'accumulo.


Per quanto riguarda il passo di posa del pavimento radiante personalmente consiglio passi di posa stretti ( 7,5 - 10 ) SOLO se il generatore di calore e' una PDC.. nel caso di caldaie a condensazione avere curve climatiche troppo basse determina una scarsissima precisione nella regolazione ( di solito si hanno situazioni dove x rimediare al freddo.. fa troppo caldo).

E' difficilissimo regolare climaticamente una casa in classe B-C con pavimeno radiante con passo 7.5.

Avere un impianto di questo tipo comporta anche una maggiore spesa energetica nella distribuzione del calore dovuto alla maggior lunghezza di tubo installato ( una casa con passo 7.5 ha il doppio del tubo di una con passo 15 )... oltre che ha un maggior costo.
( sulla base di questa logica Rotex ha sviluppato il tubo duo che offre appunto il massimo in termini di risparmio/comfort, se si usa una caldaia mentre per una PDC meglio optare per un tubo monopex normale ).


Ciao,
Fabrizio.

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » sab lug 23, 2011 4:54 pm

fcattaneo ha scritto:Ecco che purtroppo deve usare una 25 kw.. con produzione istantanea di ACS... ed ecco perche una PDC Batte 10 a zero qualsiasi caldaia in una casa in classe B o C .... ( perche ha un range di modulazione molto piu' ampio ).


Una PDC come quella che ho montato io va da 3.5kW a 10 kW, una Daikin/Rotex non fa tanto meglio...
La caldaia che ho inserito va da 1 kW a 10 KW e va a centrare perfettamente il fabbisogno energetico di un' abitazione in classe B

Il problema è che bisogna gestire l' ACS con l' accumulo.
Se hai un passo di posa 7.5-15 le temperature di ritorno saranno di circa 30°
Può essere sufficiente una caldaia da 10 kW per produrre ACS in istantanea da 30° a 45°?
Centri la caldaia sia in riscaldamento che produzione ACS

Con passo di posa 5-10 avrai temperature al ritorno di circa 22° e quindi l'ACS va prodotta in modo appropriato, tipo secondo accumulo...

Ciao

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda daniele83 » sab lug 23, 2011 4:56 pm

fcattaneo ha scritto:
La caldaia deve essere dimensionata x la poduzione di ACS considerando un ingresso di acquedotto freddo ( cosa che puo succedere nel caso faccia brutto x molti giorni e non si faccia integrazione al riscaldamento x non penalizzare la produzione del solare termico [situazione auspicabile in un impianto con soli 2 pannelli])




- Puoi spiegarmelo in parole povere? (scusa ma sono ignorante in materia)
-Ma il far passare il ritorno del riscaldamento nel Sanicube vorrebbe fare integrazione al riscaldamento?
e se così fosse se anzichè 2 V21 lo facessi con 2 V26 potrebbe andare o devo per forza utilizzare almeno 3 collettori (V21 o V26?)....

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » sab lug 23, 2011 9:26 pm

Facendo passare il ritorno dell' impianto sull' accumulo si ha integrazione.
Come minimo 2 V26.

Penso che Fabrizio si riferisse a un momento critico che si può verificare con una caldaia da 10 kW.
Quando si spegne il riscaldamento e si hanno lunghi periodi con poco sole, l' accumulo si raffredda fino a temperature tali da non permettere il preriscaldo ACS.

La soluzione comunemente adottata è quella di caricare l' accumulo penalizzando il solare termico.
La soluzione non comune è quella di mettere altro piccolo accumulo in serie al primo.


Ciao

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda STAFF » sab lug 23, 2011 9:27 pm

Jekterm ha scritto:
Una PDC come quella che ho montato io va da 3.5kW a 10 kW, una Daikin/Rotex non fa tanto meglio...
La caldaia che ho inserito va da 1 kW a 10 KW e va a centrare perfettamente il fabbisogno energetico di un' abitazione in classe B

Il problema è che bisogna gestire l' ACS con l' accumulo.


Con passo di posa 5-10 avrai temperature al ritorno di circa 22° e quindi l'ACS va prodotta in modo appropriato, tipo secondo accumulo...



Un secondo accumulo in carico ( se si vuole a tutti i costi averne uno in scarico x il solare ) lo devi mettere comunque con caldaie minori di 24 kw.... questo perche potresti avere la necessita di scaldare l'acqua senza sole in periodi dove non funziona il riscaldamento...

E' una condizione limite ma che determina che nessun tecnico certifichera un impianto che non garantisce questa condizione.

I dati della caldaia che hai postato non riesco a leggerli... puoi indicare marca e modello ?

La PDC a bassa T di Rotex da 7 Kw credo faccia molto meno di 3.5 Kw di potenza minima... il dato preciso non lo conosco.

Ciao,
F.

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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda sergio&teresa » sab lug 23, 2011 10:12 pm

daniele83 ha scritto:
fcattaneo ha scritto:La caldaia deve essere dimensionata x la poduzione di ACS considerando un ingresso di acquedotto freddo ( cosa che puo succedere nel caso faccia brutto x molti giorni e non si faccia integrazione al riscaldamento x non penalizzare la produzione del solare termico [situazione auspicabile in un impianto con soli 2 pannelli])


- Puoi spiegarmelo in parole povere? (scusa ma sono ignorante in materia)


L'acqua dell'acquedotto è fredda (10, 15, 20° a seconda delle stagioni), quindi devi avere una caldaia in grado di raggiungere potenza elevata per poter innalzare istantaneamente la sua temperatura per avere acqua calda ai rubinetti. Tornando al mio primo esempio, potresti aver bisogno di innalzare da 15 a 45° (anche se 45° è una temperatura molto alta) una portata di 10 litri al minuto per fare la doccia. Conticino: 30° di innalzamento moltiplicati per 10 litri al minuto fanno 300 kcal/min, ovvero 5 kcal/s, ovvero 5/0.239=21 kW circa. D'inverno con l'acqua magari a 10° anche di più (basta rifare lo stesso conto con 35° di salto termico richiesto).

Se per ipotesi non avessi bisogno dell'acs ma solo del riscaldamento le cose sarebbero diverse perchè normalmente la caldaia deve solo compensare la "perdita" in temperatura data dall'impianto di riscaldamento (= differenza tra T di mandata e T di ritorno), che può andare sui 5-15° negli impianti a bassa/media T. Assumendo sempre una portata sul circuito del riscaldamento di 10 litri/min, considerando una differenza tra T di mandata e T di ritorno di 15° e rifacendo il conticino di cui sopra si avrebbe bisogno esattamente della metà della potenza di prima, cioè circa 10-11 kW. Con un salto termico di 5° avresti bisogno di solo 3-4 kW...

Ecco cosa significa che la caldaia si dimensiona sull'acs, perchè è quella che istantaneamente deve fornire il maggior salto termico.

Ed ecco perchè ti hanno dimensionato una caldaia da 25 kW.

Fin qui chiaro?

Facciamo un passettino in avanti, e mettiamo di avere un accumulo in cui "scarica" il ritorno del riscaldamento. Chi ti sta assistendo sull'impianto dice che la mandata all'impianto sarebbe 40°, e chi sono io per dire diversamente? :D . Assumiamo che nei tubi del radiante l'acqua perda 10° nel cedere calore al massetto del pavimento, e quindi ritorna a 30° "scaricandosi" nell'accumulo. Da lì esce e va alla caldaia dove riparte il giro. A regime, e (per semplificare, in realtà non sarà così) ammettendo di andare sempre alla stessa T di mandata, avrai l'accumulo "ancorato" alla T di ritorno, ovvero ad una temperatura pressoché uniforme di 30°.

Cosa succede se in questo accumulo mettiamo una serpentina per farci passare l'acqua dell'acquedotto? Immaginiamo che quest'ultima entri a 15°, se la serpentina è abbastanza lunga (quella del Sanicube lo è) uscirà a 30° e da lì entra nella caldaia. Ovvero agisce da "preriscaldo". Rifacciamo l'esempio della doccia con il preriscaldo: stavolta il salto termico che la caldaia deve fornire è 15° (da 25° a 45°), e non più 30°, quindi la potenza necessaria sarà la metà di 21 kW, ovvero 10-11 kW. Vedi che serve già meno... ed ecco perchè l'idea del tuo installatore sembra buona, senza solare termico....

Il punto però è capire a che T si mette il ritorno... perchè se anziché una mandata di 40° hai una mandata di 22° e un ritorno di 18°, l'accumulo va a 18° e di preriscaldo ne hai ben poco...


daniele83 ha scritto:-Ma il far passare il ritorno del riscaldamento nel Sanicube vorrebbe fare integrazione al riscaldamento?
e se così fosse se anzichè 2 V21 lo facessi con 2 V26 potrebbe andare o devo per forza utilizzare almeno 3 collettori (V21 o V26?)....


Si, far passare il ritorno del riscaldamento vuol dire fare integrazione: preriscaldi il ritorno del riscaldamento prima di farlo ripassare in caldaia.

Ma quanto integrerebbe il solare? Con poca superficie poco: con due pannelli (anche se V26) inclinati a 20-25° farai 1 kW scarso per buona parte della stagione invernale. Che, come hai visto sopra, non basta per soddisfare tutto il fabbisogno di una casa (normalmente si va da 2-3 kW anche per le case meglio isolate). Ma che, come dice Jek, è meglio di niente.... Vero, ma ammesso di non andare a "disturbare" altri parametri, come ad esempio il rendimento della caldaia.

Perchè se un ipotetico fabbisogno da 3 kW viene coperto da una caldaia da 25 kW in grado di modulare al minimo fino a 2.5 kW (come dici che sarà la tua, ma sappi che sono numeri molto teorici, la realtà temo sarà che sotto 5 kW non ci arriva), già quella caldaia sarà al limite di funzionamento in continuo (= bruciatore sempre acceso al minimo, condizione di massimo rendimento) e a forte rischio funzionamento in on-off (= accensioni e spegnimenti ripetuti del bruciatore, basso rendimento) senza alcun preriscaldo. Un'integrazione di 1 kW data dal solare a quel punto abbasserebbe ulteriormente a 2 kW il contributo richiesto dalla caldaia, con sicuro funzionamento in on-off, e conseguente diminuzione del rendimento della caldaia. Ergo, meglio di no.

A questo devi aggiungere che quel kW dato dal solare verrebbe fornito solo quando la T dei pannelli supera la T dell'accumulo. Quindi più alta è la T dell'accumulo (nel caso di ritorno del riscaldamento sarà senz'altro più alta della T di acquedotto) meno va il solare. Ovvero meno integra. Ricordiamoci sempre che d'inverno di sole ce n'è poco, quindi se lo si vuole usare tutto l'unica è tenere la T di accumulo la più bassa possibile.

Per questo, se metti poca superficie, secondo me (e, vedo, anche fcattaneo) piuttosto è meglio non far passare il ritorno del riscaldamento nell'accumulo, così da lasciare che l'accumulo scenda anche fino alla T di acquedotto durante i giorni di brutto tempo, e da permettere una immediata ripartenza del circuito solare appena il sole si riaffaccia. Questo permetterebbe almeno il preriscaldo dell'acs, che a differenza del riscaldamento non darà mai alcun problema di diminuzione rendimento della caldaia, visto che le potenze in gioco sono molto più alte. Zero rischio quindi: usi sicuramente tutto quel poco che c'è.

Aumentando la superficie pannelli invece, vai ad aumentare la potenza fornita dal solare: se il solare da' 3 kW di integrazione al posto di 1, addirittura la caldaia non si accenderà ---> massimo risparmio.

Il mio impianto d'inverno funziona così, quando c'è il sole di giorno la caldaia non si accende mai per tenere scaldata la casa. Ma ho 10 mq di pannelli inclinati a 57°, condizione non semplice da attuare su un tetto: io ho la fortuna di avere una porzione di tetto piano perfettamente adatta allo scopo.

Ciao
Sergio

P.S. disclaimer....: i numeri e i conti fatti sopra sono solo esempi, le situazioni reali possono essere del tutto diverse (inclusa la tua). Quindi non è detto che sicuramente l'integrazione al riscaldamento non funzionerà: difficilmente c'è "la soluzione"... specialmente in caso di casa nuova. Purtroppo lo si scopre solo vivendo... per questo è meglio cercare soluzioni con minor rischio di insuccesso.

Se oggi potessi, a casa mia installerei di corsa una pdc e non una caldaia da 26 kW come ho, ma che ne sapevo prima di abitarci?

Ri-ciao
Sergio
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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda sergio&teresa » sab lug 23, 2011 10:25 pm

Jekterm ha scritto:Può essere sufficiente una caldaia da 10 kW per produrre ACS in istantanea da 30° a 45°?
Centri la caldaia sia in riscaldamento che produzione ACS


Con 10 kW sei al limite, ma è anche vero che non servono 45°, ne bastano e avanzano 40° (mai provato a mettere un termometro per la febbre sotto l'acqua bollente?).

Il problema è che di quella taglia non ne esistono (a quanto ne so, ma sarei ben felice di essere contraddetto) con gestione in istantaneo sia dell'acs che del riscaldamento.

Si potrebbe aprire un business... :mrgreen:
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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » sab lug 23, 2011 10:49 pm

Ma quante vespe sono riuscito a muovere?
Siamo partiti da una semplice domanda e ci stiamo complicando la vita!!!
Però come qualcun altro ha sottolineato il bello di questo forum è che si cerca sempre un confronto pacato per cercare la miglior soluzione possibile!!!
Grazie a Fabrizio e a Sergio si riesce sempre a discutere in modo professionale e a confrontare varie opinioni su possibili soluzioni per cercare di arrivare al massimo rendimento di un impianto!
Siete dei grandi!!!

Basta con i complimenti....torniamo al nostro.

Allego la scheda tecnica dell' Altherma Daikin da 7 kW identica alla Rotex citata.

La caldaia inserita è una Ecoflam Thison S

http://www.elco-ecoflam.com/jsps/prodot ... OM00012800

Gestisce riscaldamento e ACS in accumulo.
Per l' istantanea dovrebbe bastare uno scambiatore a piastre aggiuntivo e mi pare che lo danno come optional.

Secondo me però l' impianto diventa più sicuro inserendo un secondo piccolo accumulo in serie al primo



@Sergio
Ho scritto 45° proprio perchè mi aspettavo la tua precisazione!!!

Ciao
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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda daniele83 » dom lug 24, 2011 10:04 am

Grazie mille Sergio,
credo di aver capito tutto.
Diciamo che il discorso della caldaia da 25Kw è nato nel momento in cui ho chiesto all'idraulico che volevo collegarla in serie al Sanicube (grazie ai Vostri suggerimenti :mrgreen: ) e quindi necessitavo di una caldaia istantanea e la 25Kw è quella più piccola che fanno di quella marca...... perchè il primo preventivo prevedeva caldaia 16Kw solo riscaldamento e solare termico sempre della Beretta con accumulo da 300L.
A questo punto mi avete incuriosito e rilancio col dirvi:

E' possibile calcolare quanta superficie di collettori ho bisogno nelle mie condizioni per raggiungere quei 2-3Kw per poter fare integrazione al riscaldamento e non andare a "disturbare" i rendimenti della caldaia?

P.s
Vi allego le caratteristiche tecniche della caldaia che vorrei farmi installare,mi scuso in anticipo se il file è un pò pesante e ci impiega un pò a caricare.
Comunque in alternativa basta andare sul sito della Berettaclima e la caldaia è la Exculsive green he 25 csi

http://greenhe.berettaclima.it/Folder_E ... een_he.pdf

Ciao e GRAZIE

Jekterm
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Re: Quanti collettori per sanicube da 500L?

Messaggioda Jekterm » dom lug 24, 2011 10:35 am

Purtroppo non sono riuscito a trovare altra documentazione.
Ma il grafico può dare un idea di come potrebbe essere il carico termico dell' edificio
Ha due curve, una per edificio con carico termico da 9 kW a -5 e un altra carico termico da 5 kW a -5.

Si può notare che già a 7.5° esterni la potenza impegnata sarà di 2,5 kW e quindi valore limite teorico della caldaia Beretta.
Sopra i 7,5° la caldaia non sarà già più in modulazione!

Inoltre voglio far notare che il solare termico entrerà i funzione quando c'è il sole e l' abitazione sfrutterà l' apporto termico gratuito dato dal sole stesso. Può essere che all' abitazione serva molto meno di 1-2 kW!
Quanto? Difficile da quantificare, ci sono troppe variabili in gioco!

Io rimango dell' idea iniziale
N° 2 V26 mal che vada in futuro si può aggiungerne un altro
N° 1 Caldaia dimensionata per riscaldamento
N° 1 Sanicube in serie al riscaldamento
N° 1 accumulo ACS in serie al Sanicube caricato dalla caldaia

Nessuno può dire che l' ACS non è garantita semplicemente perchè viene garantita dal secondo accumulo.


Ciao
Allegati
Curva carico termico.pdf
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