impianto disastroso già sulla carta
Inviato: lun mar 16, 2009 2:49 pm
Salve a tutti,
è risaputo oramai che la competenza tecnica degli installatori (per fortuna non di tutti) è cosa assai rara. Ed io ne ho pagato lo scotto.
Ho comprato appartamento in costruzione che prevedeva il riscaldamento a radiatori e la caldaia a condensazione; ho dato delle direttive diverse (e dei soldini ): riscaldamento a pavimento con termoarredi sempre in BT nei due bagni + uno stacco per AT per un FUTURO ventilconvettore da installare “EVENTUALMENTE SUCCESSIVAMENTE” in veranda nel caso il condominio mi desse l’autorizzazione a chiuderla con anticorodal.
Manco parecchio dal cantiere per problemi personali ed al mio rientro mi ritrovo l’impianto già fatto:
due impianti diversi: uno in AT con ventilconvettore e scaldasalviette prelevati direttamente dalla caldaia e l’altro in BT per il pavimento con collettore di distribuzione con tanto di miscelatore e pompa il tutto calcolato e dimensionato per una T di mandata di 70 ° !!! pazzesco !
Allora penso: poco male, imposto comunque la caldaia a 40° così la miscelatrice rimane sempre aperta e stacco la corrente alla pompa di circolazione del collettore. NIENTE DA FARE ! l’installatore mi dice che al collettore arriva un tubo per la mandata da 18, che se pensato per T basse risulta piccolino e avrei dei tempi di messa a regime dell’impianto lunghissimi ( a causa di una minor portata) e la pompa della caldaia andrebbe sottosforzo; anche miscelatore e detentore del collettore credo siano stati dimensionati per portate basse considerata la T alta.
Tra l’altro quando e se accenderò il ventilconvettore (magari alzando di poco la T di mandata della caldaia e quindi utilizzando la miscelatrice a la pompa), i due scalda salviette, che ricordo separati dal collettore preassemblato, non beneficerebbero del ricircolo dello stesso e resterebbero sempre accesi perché, ciliegina sulla torta, è previsto un unico termostato ambiente per entrambi gli impianti !
Come posso sistemare le cose ????
Io vorrei solo tenere quanto + bassa la T di mandata magari mettendo anche la sonda esterna e solo quando avrò bisogno del ventilconvettore in veranda ( che anche quando sarà chiusa, userò saltuariamente) forzare la T a circa 45°/50°.
Mi dareste gentilmente dei consigli ? altrimenti pur con un po’ di barba bianca mi iscrivo all’istituto professionale…..
Ciao.
è risaputo oramai che la competenza tecnica degli installatori (per fortuna non di tutti) è cosa assai rara. Ed io ne ho pagato lo scotto.
Ho comprato appartamento in costruzione che prevedeva il riscaldamento a radiatori e la caldaia a condensazione; ho dato delle direttive diverse (e dei soldini ): riscaldamento a pavimento con termoarredi sempre in BT nei due bagni + uno stacco per AT per un FUTURO ventilconvettore da installare “EVENTUALMENTE SUCCESSIVAMENTE” in veranda nel caso il condominio mi desse l’autorizzazione a chiuderla con anticorodal.
Manco parecchio dal cantiere per problemi personali ed al mio rientro mi ritrovo l’impianto già fatto:
due impianti diversi: uno in AT con ventilconvettore e scaldasalviette prelevati direttamente dalla caldaia e l’altro in BT per il pavimento con collettore di distribuzione con tanto di miscelatore e pompa il tutto calcolato e dimensionato per una T di mandata di 70 ° !!! pazzesco !
Allora penso: poco male, imposto comunque la caldaia a 40° così la miscelatrice rimane sempre aperta e stacco la corrente alla pompa di circolazione del collettore. NIENTE DA FARE ! l’installatore mi dice che al collettore arriva un tubo per la mandata da 18, che se pensato per T basse risulta piccolino e avrei dei tempi di messa a regime dell’impianto lunghissimi ( a causa di una minor portata) e la pompa della caldaia andrebbe sottosforzo; anche miscelatore e detentore del collettore credo siano stati dimensionati per portate basse considerata la T alta.
Tra l’altro quando e se accenderò il ventilconvettore (magari alzando di poco la T di mandata della caldaia e quindi utilizzando la miscelatrice a la pompa), i due scalda salviette, che ricordo separati dal collettore preassemblato, non beneficerebbero del ricircolo dello stesso e resterebbero sempre accesi perché, ciliegina sulla torta, è previsto un unico termostato ambiente per entrambi gli impianti !
Come posso sistemare le cose ????
Io vorrei solo tenere quanto + bassa la T di mandata magari mettendo anche la sonda esterna e solo quando avrò bisogno del ventilconvettore in veranda ( che anche quando sarà chiusa, userò saltuariamente) forzare la T a circa 45°/50°.
Mi dareste gentilmente dei consigli ? altrimenti pur con un po’ di barba bianca mi iscrivo all’istituto professionale…..
Ciao.