Termosifoni, integrazione solare e condensazione..

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excalibur54
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Messaggioda excalibur54 » gio nov 20, 2008 8:51 pm

Buongiorno
ho modificato la temperatura dell'accumulo, sono sceso a 50°C, la miscelazione in ingresso impianto di riscaldamento e' ancora a 45°C. In questi giorni la temperatura, secondo le previsioni meteo, dovrebbe finalmente scendere, voglio vedere come si comporta la temperatura dei termosifoni (che sono pilotati dalle valvole termostatiche ambientali).
Il prossimo passaggio e' quello di determinare, quale temperatura raggiungeranno i termosifoni nei giorni piu' freddi. A questo punto potro' ancora scendere con la temperatura di mandata all'impianto.
Cronometro alla mano, il bruciatore si inserisce per 2 minuti e 30 secondi ogni 15 minuti, con una regolarita' impressionante. In pratica per una durata di 2 ore totali al giorno.
Ho visto che la temperatura dei fumi in uscita e' di 80°C.
La prossima settimana, riduco leggermente la portata del gas del bruciatore e rifaccio la taratura, spero di scendere ancora di una decina di gradi, anche se si allunghera' il tempo di inserzione del bruciatore.

Saluti

Piero

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Messaggioda STAFF » sab nov 22, 2008 12:28 pm

excalibur54 ha scritto:
Ho visto che la temperatura dei fumi in uscita e' di 80°C.
La prossima settimana, riduco leggermente la portata del gas del bruciatore e rifaccio la taratura, spero di scendere ancora di una decina di gradi, anche se si allunghera' il tempo di inserzione del bruciatore.



;-)) attenzione che la strozzatura del gas alla caldaia riduce la potenza e aumenta il rendimento, MA normalmente riduce anche la vita dello scambiatore della caldaia.

Queste cose le ho sperimentate anche io con la mia vecchia caldaia atmosferica.... la rottura in caso di caldaia non a condensazione, e' certa.

Ciao,
F.

excalibur54
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Messaggioda excalibur54 » sab nov 22, 2008 2:43 pm

Grazie dell'informazione,
e' in effetti quello che temevo anche io, perche' se la temperatura scende troppo si forma la "condenza acida" sulle pareti della caldaia a contatto con i prodotto di combustione, in effetti sono un po' perplesso a scendere ancora di temperatura in caldaia.
Pero', gia' a nuovo avevo provveduto a verniciare le pareti a contatto con i p.d.c. con una vernicie siliconica nera, (quella che si applica sui collettori di scarico delle vetture d'epoca), inoltre il circuito acqua e' comunque sempre a a 50°C.
In piu', questo bruciatore (ad aria soffiata), ha una paletta che si richiude autonomamente a fine ciclo, ed impedisce che si introduca aria freddo/umida dal locale tecnico. Almeno in teoria, la dissipazione per "effetto tiraggio del camino", non dovrebbe influire sulla perdita di calore della caldaia.
Probabilmente le caldaie atmosferiche, proprio perche' hanno un continuo flusso di aria per effetto camino, adducono nell'area di combustione molta umidita' ambientale, che unita alla cospicua pesenza di zolfo (ti diro' che ultimamente stanno immettendo in rete di tutto e di piu'), sono molto soggette a formazione di condensa acida e a perforarsi nelle zone di unione tra i moduli.
Finalmente sta scendendo la temperatura esterna cosi' posso vedere come si comportano i termosifoni, per il momento la temperatura in casa e' sempre di 20-21°C, e le valvole termostatiche dei termosifoni, parzializzano sempre.
Una cosa confermo, il consumo di gas con la regolazione a temperatura di mandata costante, sempre a 45°C, mi sta facendo ridurre i consumi di 1 m3 al giorno.
Precedentemente la regolazione "on" "off" del termostato ambiente che comandava il bruciatore (vecchia maniera), mi faceva pendolare la temperatura dei termosifoni da 20 a 70°C con un sacco di spreco, sia per dissipazione da alta temperatura, sia perche' tutte le volte la caldaia doveva ripartire da 20°C, per scaldare l'acqua.

Grazie della collaborazione

Cordialmente

Piero

excalibur54
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Messaggioda excalibur54 » mer nov 26, 2008 2:05 pm

Buongiorno

Continuo la messa a punto dell'impianto rinnovato, da ieri mattina ho impostato (come suggerito precedentemente) dell'impianto zona giorno con funzionamento continuo (24 ore su 24), ed ho abilitato al funzionamento (come da suggerimento), anche il radiatore che precedentemente si inseriva solo in avviamento impianto.
Non che facesse freddo, ma di primo mattina, nonostante il continuo anticipare (fino alle ore 03) dell'avviamento impianto, la sensazione di freddo, era presente fino intorno alle ore 9:00.
Spegnere l'anello della zona giorno alle 23:00 e riattivarlo alle 03:00 del mattino mi e' sembrato ridicolo....
Questa mattina, il calore e', come dire, piu' uniforme, piu' piacevole insomma.
Oggi, visto il medesimo problema sull'anello della zona notte, riprogrammo il temporizzatore, in modo da dare continuita' di accensione la notte, dalle ore 20:00 alle ore 07:00, e provvedo a ridurre leggermente la temperatura della valvola termostatica della camera da letto, per evitare di essere disturbati di notte dalla temperatura piu' elevata, (questa azione fara' felice mia figlia che e' sempre infreddolita).
Procedendo con una madifica pervolta, vedo le variazioni di consumo di gas conseguenti a queste migliorie.
Proseguo nel frattempo a verificare (fotografie alla mano), ogni 21 del mese, ora per ora, la presenza di ombre sulla parete a sud, dove intendo installare i pannelli solari, cosi' posso calcolare per ognuno, la effettiva possibilita' di insolazione.
Sono stato incuriosito dagli accumulatori statici a paraffina, ho visto che orientativamente ognuno di esso, accumula l'equivalente in kcal, di un metro cubo di metano.
Rispetto all'impianto iniziale, realizzato con un generoso accumulo di acqua riscaldata, relativa coimbentazione, e scambiatori vari, potrebbe essere una valida alternativa, anche perche' ho visto che sono disponibili con due circuiti separati, che non rende necessario l'utilizzo di scambiatori per disaccoppiare i circuiti del solare e del riscaldamento.
A Torino c'e' Restructura, e domani devo andare a vedere cosa propone il mercato, forse non sara' la sede piu' specializzata, ma per le due o tre cosette che ho da vedere e' sempre meglio di nulla. Poi osservando qua e la' qualche idea mi viene sempre.

Cordialmente
Piero

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Messaggioda excalibur54 » lun gen 05, 2009 9:35 pm

Buongiorno e Buon Anno a tutti!!

Ulteriore aggiornamento: in questi giorni a Torino fa veramente freddo (e per molti giorni consecutivi), ed e' un bel banco di prova per l'impianto.
In questi giorni per mantenere i 20 - 21 °C in casa, il consumo e' salito progressivamente fino a 16m3 al giorno. Anche i termosifoni regolati dalle termostatiche introducono acqua piu' calda, (introduzione fino a 39°C), da qui il motivo del maggior consumo di carburante. C'e' pero' una nota positiva, quando nei giorni di festa, abbiamo frequentato assiduamente il salotto, la temperatura del termosifone, la temperatura della mandata scendeva con la nostra presenza, fino a 32°C.
In piu' l'altro ieri, mosso da una curiosita' endemica, ho provato a ridurre l'immissione del carburante in caldaia, e reimpostato l'aria comburente: il bruciatore sta acceso per molto piu' tempo, pero' la temperatura dei fumi e' scesa a 70°C.
Il tempo di spegnimento, e' invece rimasto inalterato, rispetto a prima.
Secondo me, scendere oltre con la temperatura dei fumi, non mi conviene, osservando il comignolo, questa mattina c'era una massa di brina e ghiaccio che occludeva parzialmente le feritoie (il camino ha la coimbentazione, tra i due tubi di inox).

Cordialmente

Piero

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Messaggioda STAFF » mer gen 07, 2009 9:42 am

excalibur54 ha scritto:
In piu' l'altro ieri, mosso da una curiosita' endemica, ho provato a ridurre l'immissione del carburante in caldaia, e reimpostato l'aria comburente: il bruciatore sta acceso per molto piu' tempo, pero' la temperatura dei fumi e' scesa a 70°C.



Attento che il rendimento della caldaia aumenta SI con il diminuire della temperatura dei fumi MA diminuisce anche con l'aumentare della massa di aria aspirata; e' per questo che occorre misurare la percentuale di ossigeno degli stessi , ad opera del tecnico installatore, per regolare tali parametri in modo ottimale.

Ciao,
Fabrizio


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