so che il miglior modo per utilizzare una pdc è quello di farla lavorare in curva climatica.
Tuttavia, per chi come me non è avvezzo allo smanettamento con computer ed annessi, ed inoltre per avere dei parametri iniziale su cui muoversi, potrebbe essere utile partire con la mandata fissa. Poi, con il tempo e l'uso, ci si può affinare creando ed utilizzando le curve.
Per cui la domanda: partendo da una temperatura fissa (ad esempio 35/38°) per un periodo diciamo di 16-18 ore ed il cronoterm. aperto in modo che lavori sempre, la macchina come si comporta? Una volta raggiunta la temp. di mandata indicata, cosa fa? Si spegne oppure rallenta e modula comunque, un po' come la classica caldaia a gas? In pratica, per avere la famosa modulazione, deve lavorare per forza in climatica oppure lo fa anche sulla mandata fissa?? Poi, una volta capito come lavora e quali temperature grossomodo sono idonee al mio fabbisogno domestico, si può iniziare a ragionare nl creare una curva.... ma per ora mi concentrerei sulla mandata fissa.
grazie
uso basico di una pdc
- sergio&teresa
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Re: uso basico di una pdc
Come ogni generatore modulante, se alla T impostata la pdc riesce a tenere almeno la potenza minima prosegue senza on-off, indipendentemente dal fatto che la T sia impostata fissa o mediante climatica.
Comunque per impostare la climatica bastano quattro parametri, non serve essere esperti di computer.
Comunque per impostare la climatica bastano quattro parametri, non serve essere esperti di computer.
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Re: uso basico di una pdc
luigino ha scritto:....
Una volta raggiunta la temp. di mandata indicata, cosa fa? Si spegne oppure rallenta e modula comunque, un po' come la classica caldaia a gas? In pratica, per avere la famosa modulazione, deve lavorare per forza in climatica oppure lo fa anche sulla mandata fissa??
La macchina modula anche a mandata fissa; è la T in casa che potrebbe salire oltre i 20 gradi e la macchina continuerebbe comunque a mandare alla T fissa impostata quando magari mandando a meno potrebbe mantenere la T in casa.
Re: uso basico di una pdc
si certo, immagino che usandola in climatica sia meglio, non metto in dubbio. era solo per iniziare a capirci un po'.... nel senso, dopo l'installazione e l'accensione, un po' di impratichimento ci sta. Giusto per capire come funziona e come risponde nell'ambiente domestico in cui si trova (quante ore a che temp. ecc.), imposto una temp. di uscita iniziale dell'acqua e vedo un po', tenendo monitorata quella ambiente. Dopo che uno ha le idee un po' più chiare (nel mentre magari è passato qualche settimana), si potrebbe allora ottimizzare ed iniziare a crearsi una curva personalizzata per sfruttarla al meglio. Però, a questo punto, avrei dei valori un po' più oggettivi sui quali lavorare.
grazie
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- GuglielmoElT
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- Iscritto il: lun mar 19, 2012 6:24 pm
Re: uso basico di una pdc
Dopo che uno ha le idee un po' più chiare (nel mentre magari è passato qualche settimana), si potrebbe allora ottimizzare ed iniziare a crearsi una curva personalizzata per sfruttarla al meglio.
Anzichè partire con mandata fissa, perchè non usi una delle curve disponibili e già preimpostate sulla PDC.
Poi dopo un periodo di test, se non sei soddisfatto, o scegli una curva più alta o più bassa fra quelle diponibili e continui le prove fino a raggiungere quello che reputi giusto per le tue esigenze, o ti crei una tua curva personalizzata prendendo a riferimento i valori di quella che è più vicina al risultato che vuoi ottenere.
Casa in zona E, GG 2364, Irradianza 253, -21° Est.
Impianto FV 3,9 Kw, 17 pannelli LDK, inverter Power-One Aurora
ACS nel bagno + distante con Nuos Evo Split
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Re: uso basico di una pdc
si certo, anche quello potrebbe essere un modo operativo da poter seguire.
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