Come preannunciato, ecco la descrizione del test eseguito sulle sonde di temperatura.
Il risultato di questo test è stato abbastanza sorprendente, e ha evidenziato che la RPS/3 sembra essere programmata in modo tale da sovrastimare leggermente e progressivamente la T misurata dalle sonde che misurano la TR e la TS. La sonda di temperatura del Flow Sensor, che misura la TV, sembra invece letta in modo corretto dalla RPS/3.
La sovrastima della TS di per sè non rappresenta un grosso problema. La sovrastima della TR invece è molto più invasiva, perchè porta ad una sottostima del delta (TV-TR), diversa per ogni campo di temperatura (tipicamente è maggiore ad alte T): la sottostima del TV-TR porta poi naturalmente ad una sottostima della potenza e quindi dell'energia prodotta dall'impianto. Di fatto la misura dei kwh prodotti che si legge sulla RPS/3 non può avere nessuna affidabilità in presenza di questo errore di lettura della TR.
Chiarisco subito che la sovrastima è di pochi gradi (4 al massimo) e quindi
non pregiudica assolutamente il funzionamento dell'impianto (inteso come comando delle partenze e degli svuotamenti).
Ma andiamo con ordine.
Per fare il test, ho recuperato un termometro campione certificato. Ho estratto le sonde della TR e della TS dal pozzetto apposito del Sanicube e le ho nastrate insieme al termometro campione.
Per poter avere un serbatoio a temperature variabili, mi è venuta incontro Teresa (eh... le mogli...
), che ha suggerito di usare il Bimby. Il Bimby ha infatti la possibilità di scaldare un liquido a diverse temperature pre-programmate, ed ha anche un cestello che si è ben prestato per appoggiare le sonde senza rischiare di immergerle eccessivamente.
Detto fatto, ho riempito il Bimby di acqua ed ho fatto diverse prove, prima con acqua fredda, poi con acqua scaldata via via a T più alte. Ad ogni step di temperatura pre-impostata (37, 50, 60, 70, 80 gradi), ho atteso che la T si stabilizzasse sul termometro campione. Durante le misure ho sempre mantenuto un po' di mescolazione, così da uniformare la T dell'acqua.
In allegato un file Excel con i dati ottenuti in due test diversi. Come si vede, la T misurata dalle sonde è via via progressivamente più alta rispetto alla T misurata dal termometro campione, partendo da 0° di differenza con acqua fredda e fino a 4° di differenza a circa 80°. Nel file c'è anche un grafico che mostra come la T vera stia in pratica su una retta (con pendenza più bassa di 1) rispetto alle T lette sulla RPS/3.
Per ricavare la T vera è bastato perciò interpolare linearmente questi dati e trovare l'equazione della retta che meglio li approssima. Siccome la RPS/3 misura solo gli interi, della T ricavata mediante l'equazione va presa solo la parte intera.
In definitiva, secondo l'equazione che ho trovato gli errori di misurazione di TR e TS possono essere così riassunti:
TR,TS fino a 23°: 0
TR,TS da 24° a 39°: 1°
TR,TS da 40° a 55°: 2°
TR,TS da 56° a 71°: 3°
TR,TS da 72°: 4°
Un errore di questo tipo non è chiaramente correggibile dalla RPS/3, che permette solo di impostare degli offset fissi.
Fatto il test sulla TR e sulla TS, ho staccato il sensore del Flow Sensor per ripetere il test anche con quello e verificare la correttezza della TV. Non c'è stato bisogno di nastrare insieme il termometro campione, visto che la sonda del Flow Sensor poteva tranquillamente essere immersa nell'acqua fino al cestello e autosostenersi.
A differenza di TS e TR, il risultato del test sulla TV non ha evidenziato alcuno scarto (nei limiti
della precisione del grado) rispetto alle misure del termometro campione.
Non essendoci alcuna sovrastima della TV corrispondente a quella sulla TR, il (TV-TR) calcolato dalla RPS/3 sballa, e da qui l'errore sulla potenza e sulla energia prodotta...
In conclusione, con troppa fretta avevo addebitato alla portata la sottostima dell'energia prodotta.
C'è un contributo significativo da parte della misurazione della TR, che purtroppo non è correggibile direttamente sulla RPS/3. Né l'errore sull'energia è quantificabile a priori o a posteriori, soprattutto quando l'accumulo cresce in temperatura "spazzolando" diversi range di temperatura (ad esempio da 30 a 80°), perchè dipende dal (TV-TR).
Ad esempio con (TV-TR) di 2° e TR di 75° misurati dalla RPS/3, si può avere un
errore del 300% sulla potenza prodotta... ma con un (TV-TR) di 10° e TR di 30° misurati dalla RPS/3, l'errore scende
al 10%....
Grazie all'equazione trovata, però, ho rielaborato i dati di TR e TS immagazzinati su portalsole per il mio impianto (lavoro certosino con Excel, c'è voluto un po'), in modo da ricalcolare le energie prodotte al minuto e trovare un coefficiente da applicare all'energia prodotta annualmente. Il ricalcolo ha portato ad un coefficiente 1.36, che abbiamo applicato in modo "flat" ai dati giornalieri di produzione del mio impianto presenti su portalsole fino al 3 Novembre 2010 (che sono così aumentati di colpo di circa 1000 kWh...
).
Dal 4 Novembre 2010 stiamo ricalcolando la TR e TS direttamente mediante il server di portalsole, e quindi il dato di produzione energetica e di potenza visibile sul sito da ieri tiene già conto della correzione delle temperature.
Cosa rimane da fare?
Dai dati rilevati in giornate estive e primaverili in cui so di non avere consumato quantitativi di ACS significativi (e che avevo usato per i test sulle portate), ho potuto verificare che rimane comunque uno scostamento vicino al 10% tra l'energia prodotta ricalcolata e l'energia accumulata desumibile, almeno in prima approssimazione, mediante l'aumento della TS (anch'essa ricalcolata). L'energia prodotta ricalcolata sembra comunque essere ancora sotto quella accumulata... di poco (sotto 3 kWh per produzioni vicine a 30 kWh) ma ancora.
Rimane perciò da fare anche un test preciso sulla portata.
Ad ogni modo, almeno per i dati di portalsole relativi al mio impianto è un bel passo avanti.
Ciao a tutti
Sergio