mi sono appena iscritto per poter "fruire" della vostra grande competenza

Vorrei installare un impianto solare per integrare la produzione di acs e, mi piacerebbe, anche il riscaldamento. Ho letto e riletto il sito ed il forum e sono orientato verso un impianto Rotex a svuotamento e una configurazione in scarico.
La casa in cui abito (sud-est di Milano) è di nuova costruzione, indipendente, circa 180 mq su tre livelli, ben isolata. Ho una caldaia murale a gas a condensazione (Unical Alkon 28 C) per la produzione di acs e riscaldamento; l'impianto di riscaldamento è a pannelli radianti a BT ed è diviso a zone con termostati ambiente in ogni stanza, che controllano l'apertura indipendente delle valvole di ogni stanza e, con essa, l'accensione della caldaia e della pompa della centralina climatica (con valvola di miscelazione a tre vie) che è in serie all'impianto. Comfort ottimo, consumi ridotti.
Con le informazioni che sto raccogliendo, mi rendo conto purtroppo che l'impianto è stato fatto da persone poco competenti. In questi giorni sto pensando di aggiungere una sonda di temperatura esterna per ottimizzare la temperatura dalla mandata del riscaldamento: pensavo di aggiungerla alla caldaia, ma un tecnico mi ha suggerito invece di collegarla alla centralina climatica (eurotherm) per regolare l'azionamento della valvola miscelatrice. In questo modo dovrei eliminare i termostati (o forzarli a tenere la caldaia sempre accesa) ed abbassare la temperatura di lavoro della caldaia (38-40°C potrebbe andare?) che funzionerebbe così in continuo. Questo per garantire un fluire continuo dell'acqua nell'impianto ed evitare che il massetto si raffreddi. Secondo voi è una soluzione corretta, oppure è meglio lasciare tutto com'è e, con la sonda esterna collegata alla caldaia, lasciare che venga modulata la temperatura di mandata?
Un altro dubbio: nella configurazione attuale noto temperature di mandata intorno ai 42-44°C (quanto si accende la caldaia, quando è spenta l'impianto si ferma e non circola acqua) e ritorno nell'ordine dei 34°C. Non è un po' troppo alta la temperatura di ritorno?
A questo impianto vorrei aggiungere l'integrazione con il solare. Perdonatemi, ma qui i dubbi aumentano

Innanzitutto la caldaia è montata in cucina, al piano terra, mentre il locale che ospiterebbe il boiler solare è il sottotetto (secondo piano): una tale distanza è un problema? So che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, ma vorrei evitare stravolgimenti dell'impianto e limitare le opere murarie (a parte il sottotetto, dove si può fare tutto!

Nel locale sottotetto arrivano i tubi dell'acs (calda e fredda): è sufficiente per poter integrare la produzione di acs o (come temo) ci vorrebbe un tubo diretto alla caldaia? Non sono riuscito a capire se questa caldaia può accettare acqua pre-riscaldata (acs): qualcuno lo sa?
Che tipo di collegamento dovrei fare per integrare anche il riscaldamento? E' corretto pensare di collegare il boiler solare in serie all'attuale circuito del riscaldamento (che passa per la caldaia)?
Mi scuso per essermi dilungato e per la lista di domande. Purtroppo, spesso per ignoranza, ci si trova in mano ad incompetenti che si spacciano per esperti e ci si accorge, troppo tardi, di aver speso soldi per avere poi in mano impianti "a metà". Ben vengano queste iniziative per divulgare informazioni ed esperienze che possano istruire anche (si spera) questi sedicenti esperti

Grazie (anche per la pazienza) a chiunque vorrà darmi un parere e... a presto!
Alberto