Vorrei qui scrivere che questo e' quanto di piu' sbagliato si possa consigliare e che questo ragionamento e' ormai da considerarsi dogmatico e privo di fondamenti.
E' pur vero che sia l'adozione di caldaie a condensazione che di sistemi di integrazione solare al riscaldamento, richiedono temperature di ritorno piu' basse possibili e che queste temperature sono meglio raggiunte da sistemi di riscaldamento BT; tuttavia le temperature di ritorno in impianti dotati di termosifoni possono essere molto piu' basse di quanto si immagini .
La chiave comune che permette di rendere adatto un impianto a termosifoni ( che per comodita chiameremo d'ora in avanti AT ) e' quella di controllarne il funzionamento attraverso una regolazione di tipo climatico con sonda di temperatura esterna all'abitazione.
Con questo tipo di regolazione, da preferirsi SEMPRE alla classica regolazione ON-OFF con cronotermostato, la temperatura di mandata e' funzione della temperatura esterna e la caldaia lavora continuamente per contrastare solamente le perdite di calore della casa e NON per variarne la temperatura.
Questa regolazione richiede potenze di funzionamento molto piu' basse e di conseguenza temperature di mandata ai termosifoni piu' basse.
Ora se si considera che la condensazione nei fumi inizia a 57 gradi e si completa del tutto a 48 e se si considera che il DT MINIMO di un impianto a termosifoni e' di 10- 15 gradi, si puo affermare che fino a temperature di mandata di 58 - 60 gradi si ha comunque il completo recupero del calore latente di condensazione.
In realta un sistema dotato di termosifoni regolato climaticamente lavora a quelle temperature solamente quando fuori fa davvero molto freddo e in tutte le altre condizioni climatiche lavora a temperature molto piu' basse. .. per fare un esempio nella mia casa e nelle mezze stagioni la caldaia produce acqua a 45 - 48 gradi e il ritorno e' intorno ai 30...
Per abbassare la temperatura di ritorno in un sistema AT, oltre che adottare la regolazione climatica, e' possibile anche agendo sulla portata dell'acqua di riscaldamento...
Vediamo come :
I termosifoni, sia essi in ghisa o in alluminio, funzionano sottraendo calore al fluido vettore e trasferendolo all'ambiente nel quale sono installati.
La quantita' di calore fornito all'ambiente e' dato dalla differenza di temperatura tra l'acqua in entrata e in uscita allo stesso, moltiplicata per la portata del fluido.
Calore = Q X ( Tingr. - T out)
La cosa interessante e' che se si riduce la portata ( Q ) la quantita di calore fornito all'ambiente non diminuira' in modo significativo dato che la riduzione conseguenziale della temperatura di ritorno fara' aumentare il DT .
Questo significa che riducendo la portata si puo, entro certi limiti, ridurre la temperatura di ritorno senza inficiare significativamente sull'energia termica fornita all'ambiente.
Per quanto riguarda la mia personale esperienza posso dire che normalmente le portate negli impianti di riscaldamento sono sovradimensionate rispetto alle necessita, dato che termotecnici ed idraulici in Italia non hanno mai considerato importante e cruciale questo aspetto ( che va ad inficiare parecchio anche sui consumi elettrici delle pompe ) e hanno piu' paura di sbagliare per difetto che per eccesso....
Per provare a ridurre la portata dell'acqua nell'impianto di riscaldamento la via piu' efficiente e' quella di ridurre i giri della pompa... molte pompe hanno 3 selezioni di portata differenti... provate a guardare e sono pronto a scommettere che la vostra e' sul 3.. il massimo

Quindi per abbassare la temperatura di ritorno di un sistema AT si deve adottare una regolazione climatica e si puo' agire anche riducendo la portata del fluido termovettore .
Oltre a questi 2 punti esiste anche un'ulteriore considerazione da fare per quanto riguarda l'integrazione solare al riscaldamento in sistemi AT.
Il solare termico ha una qualche possibilita di successo solamente nelle mezze stagioni ( Settembre - Novembre, Febbraio - Aprile ) perche in pieno inverno l'irraggiamento e' davvero esiguo e si puo misurare solamente in poche unita di mq. di metano equivalenti per mq. di solare installato, al MESE !!
Di conseguenza NON'E' il tipo di riscaldamento a rendere inadatta l'integrazione solare in pieno inverno, quanto piuttosto l'assenza di SOLE.....
Nelle mezze stagioni invece la richiesta di calore nelle abitazioni e' minore , la temperatura esterna e' maggiore e di conseguenza la temperatura di ritorno regolata climaticamente e' molto bassa ..... e oltre a questo l'irraggiamento solare e' molto buono......questi fattori insieme fanno si che anche un impianto con termosifoni in ghisa viene integrato con profitto..
Per saperne di piu' sui rudimenti della regolazione climatica posso invitarvi a leggere questo articolo pubblicato su Portalsole:
http://www.portalsole.it/sezione.php?d=42
Mentre per quanto riguarda l'importanza della portata e la sua influenza sulla temperatura di ritorno vi invito a leggere l'articolo di Paolo Masetti pubblicato su Casa&Clima N. 4 dicembre 2006.
Saluti,
Fabrizio.