sergio&teresa ha scritto:Innanzitutto diamoci tutti una calmata. Mauro, non c'è bisogno di postare due volte le stesse cose, anche una volta sola si capisce.
io sono calmo, qualcuno invece offende, se riscrivo è perché qualcuno non dimostra di capire
sergio&teresa ha scritto:Beh, pochi non sono, senz'altro sono di più di quello che ci impiega una istantanea...
Inoltre per fare bene il calcolo di quanto ci vuole non basta sapere il DT tra puffer e fluido caldaia, bisogna anche sapere a quanto esce il fluido caldaia dopo aver ceduto parte del suo calore, dato che l'interno serpentina non si trova alla stessa T del fluido caldaia, se non solo all'ingresso della serpentina stessa.
Se per caso uscisse alla stessa T puffer, vuol dire che in media il DT tra interno serpentina e puffer sarebbe di 2.5°C, la potenza ceduta sarebbe 0.5 kW, ci si impiegherebbe 1 ora a scaldare i 100 litri e la caldaia andrebbe in on-off.
Mi duole dirlo Sergio, ma non sai come funziona una caldaia solo risc quando deve innalzare la testa di un puffer.
Sui puffer ad elevata stratificazione c'è una presa per la sonda bollitore ad 1/3 o 1/4 dell'altezza (1/3 non è casuale) che fa scattare la tre vie quando la T scende sotto i 45°C (T impostabile).
la caldaia preleva l'acqua tecnica da quel punto che è a 45°C e la riimette in testa a 50°C se la T finale è 50°C con una portata che è tale da evitare spegnimenti, si spegne quando quella sonda legge 50°C (T impostabile) "spingendo" così l'acqua a 50°C fino all'altezza della sonda.
Nel caso del SCS di Ghighi che invece userebbe una serpentina si potrebbe configurare in tal modo, quando la T ad 1/3 del puffer rileva 45°C la tre vie all'interno della caldaia manda un flusso di acqua a 55°C di mandata (T fissata) e si spegne quando rileva T di 50°C, con tale configurazione non avviene alcun spegnimento e la tre vie ritorna a scaldare casa dopo meno di 30 minuti, e si hanno 100l di acs.
E' il modo migliore per avere acs quando si ha una T prossima a quella di utilizzo, con l'istantanea non avrei un funzionamento della caldaia così ben regolare per innalzamenti troppo piccoli.
sergio&teresa ha scritto:Se hai T inferiori vuol dire che non ci puoi fare acs. Se vuoi fare acs il pannello deve essere in grado di lavorare a T superiori (>45°). A quelle T le dispersioni ci sono, e via via che cresce la T sono sempre di più. Se il pannello ti da' quelle T, anche se è uno solo dovrà combatterle, e parte della sua produzione andrà dispersa.
Le dispersioni le puoi minimizzare, ma non eliminare.
Anch'io ti ho già risposto e tu continui a voler lavorare a condizioni scelte da te, che sono lontano dalle ottimali.
Fare acs non significa dover lavorare SEMPRE a T>45°C
Esistono puffer che stratificano molto bene, posso avere 300 o 500lt di cui il 30% a 45°C ed il 30% a 25°C
Il fondo a quella T oltre a permettere dispersioni quasi nulle d'estate mi fa lavorare il pannello a rendimenti maggiori e dispersioni inferiori.
Non dimentichiamo che il punto debole del pannello singolo inclinato è l'estate, la stagione in cui le dispersioni sono bassissime se lavoro al suddetto range di T.
Pensi troppo al tuo impianto Sergio, so bene che d'estate hai dispersioni più elevate, ma non puoi confondere il tuo impianto che d'estate è quasi a 90°C (non parliamo dei pannelli poi) con uno che lavorerebbe a 25-45°C, le dispersioni non sono paragonabili!
sergio&teresa ha scritto:Né a Ferragosto, né al 22 Giugno, ci sono 12 h di sole utili al lavoro di un pannello inclinato a 55°. Sia al 22 Giugno che a Ferragosto hai almeno 200 W/mq (con meno guardi l'alba e il tramonto, ma il pannello non va) per un massimo di circa 10 ore su una superficie inclinata a 55°. Ma non le puoi usare tutte... Contano solo quelle con alto irraggiamento, dato che per produrre acs dovrai avere T operative superiori. Che vogliono dire alti DT e basso rendimento, da combattere con alto irraggiamento. E non avrai mai a disposizione 1000 W/mq, il massimo che avrai a disposizione (per 3 ore circa) è 8-900 W/mq. Questo a causa della alta inclinazione.
Ad ogni modo, anche contando tutte le 10 ore con irraggiamento maggiore di 200 W/mq come utili, ad agosto cadono, nella mia zona, circa 6.5 kWh/mq al giorno a Ferragosto e circa 5.8 kWh/mq a Giugno su una superficie inclinata a 55°. Tutti i dati che ti sto dando sono presi da PVGIS (o elaborati da dati presi da PVGIS).
Anche considerando un generoso rendimento giornaliero del 50%, vuol dire che convertirai al massimo 3.3 kWh/mq a Ferragosto e 2.9 kWh/mq a Giugno. Per 2.6 mq fanno 8.5 kWh/giorno producibili da un pannello a Ferragosto e 7.5 kWh/giorno a Giugno.
Tolte le dispersioni un pannello così inclinato non arriva a coprire fabbisogno di un giorno solo di una famiglia di 4 persone (200 litri e 30° di DT = 7 kWh). Se il giorno dopo piove accendi la caldaia. Siamo ben lontani da quei 10-12 kWh/giorno che avresti stimato tu.
Solarbayer fa un pannello da 2,86 mq selettivo al Tinox con eta0 0,8 a prezzi competitivi
Con un puffer che stratifica bene con 30°C sul fondo e 50 in testa oltre ad avere acs sempre grazie alla T di testa, hai un rendimento a T esterna 30°C (d'estate qui s'arriva a anche a 38) prossimo all'80%, mettiamo 70%, ma di sicuro non 50
Ti ricordo che l'acs va scaldata da 15 a 45, non da 45 in su, ogni salto ha la sua importanza e merita massima efficienza
Le dispersioni d'estate? isolando bene, usando gli accorgimenti del caso (esempio una tre vie che ricircola i primi litri freddi dei tubi) si possono rendere bassissime (sul kWh) e stiamo parlando di T esterne oltre i 20/30°C con fluido a 30-40°C.
Gli on-off della pompa? posso benissimo configurare la centralina per evitarli con pompe ad elevata modulazione, posso anche spegnerle solo una volta al giorno e lasciarle in funzionamento anche con 2°C di salto.
Ammetto senza problemi che debba fare calcoli più precisi sulla radiazione incidente, se ti va li facciamo assieme, a me piacerebbe

e vorrei concludere con una domanda?
Non pensi che d'estate si possa fare la doccia anche con acqua a 35-40°C, io penso di averla fatta spesso e non ho accusato nulla.
So bene che quel pannello può darmi problemi con periodi lunghi di pioggia e costringermi ad accendere la caldaia, ma non sarebbe la normalità, ma un'eventualità.
Usare invece un solo pannello invece di due mi permette un elevato risparmio economico e ambientale.
So bene che se piove per 10 giorni ho problemi, ma li avrei anche con due a 18°
correre il rischio di avere acs a 35°c quando so che è fruibile o al massimo portarla a 40 con l'ausilio di una caldaia o una pdc è secondo me preferibile.
sergio&teresa ha scritto:Ad ogni modo tu hai deciso di provare: beh, non c'è miglior test che quello... tienici informati.
Di mestiere non testo impianti solari,anche se ammetto mi piacerebbe molto, faccio un altro lavoro che mi appassiona ugualmente.
Se testassi di mestiere,di sicuro proverei questo test, 2 pannelli da 2,8 mq a 18° VS 1 a 55° con un puffer che stratifica bene da 300 o 400lt.
Come ti scrivevo nell'altro post preferirei continuare questa discussione nell'altro thread per evitare doppioni.